Una donna su tre e un uomo su cinque sono affetti da osteoporosi, una malattia che, in Italia, colpisce in totale ben 5 milioni di persone e, pur non essendo una patologia mortale, può essere gravemente invalidante. Ne parliamo con la Dott.ssa Carla Lertola, specialista in Scienza dell’Alimentazione presso il Centro Medico Visconti di Modrone.
Nonostante alcuni fattori di rischio non siano modificabili (ad esempio età avanzata, sesso femminile, ipotiroidismo) una corretta alimentazione non solo e’ un atto di prevenzione fondamentale ed irrinunciabile ma deve essere curata durante tutto l’arco della vita, in particolare fino ai 20-25 anni. Importantissimo è infatti raggiungere in giovane età un sufficiente picco di massa ossea (intesa come densità minerale dell’osso stesso) e mantenerlo il più’ a lungo possibile. Continua a leggere
La nocciola è il frutto del nocciolo, un albero appartenente alla famiglia delle Betulaceae, che cresce in climi temperati ed è coltivato su tutto il territorio nazionale: l’Italia è, infatti, uno dei primi produttori mondiali di nocciole. Il periodo di raccolta è tra la fine di agosto e la fine di ottobre. Esistono diverse varietà di nocciole, alcune marchiate DOP o IGP: per esempio la Nocciola Piemonte IGP o Tonda Gentile Trilobata, la Nocciola di Giffoni IGP (Campania), la Nocciola Romana DOP o varietà Tonda Gentile Romana (Lazio).
Il comportamento alimentare è soggetto ad alcuni disturbi, in parte inquadrati in maniera precisa, come la bulimia e l’anoressia, in parte ancora poco conosciuti e descritti. Di fatto, i casi di obesità o di disagio per l’incapacità di controllare il proprio appetito sono gestiti in base all’elemento “peso corporeo”, in genere con approcci quali diete e rieducazione alimentare, oltre che terapie farmacologiche. Ne parliamo con il Dott. Matteo Pacini, psichiatra e psicoterapeuta del Centro Medico Visconti di Modrone.
Ci sono i “cronocometici” che regalano un aspetto luminoso alla tua pelle e ti fanno sentire bene assecondando le esigenze stagionali della cute, come le maschere con principi attivi riscaldanti per affrontare le temperature glaciali e le tecnologie di raffreddamento per contrastare le ondate di calore. In futuro cosa ci possiamo aspettare? Secondo gli analisti del settore, i cosmetici rinforzeranno sempre di più il sodalizio con l’hi- tech e l’intelligenza artificiale (per esempio con creme in abbinamento allo smartphone ai beauty tool) per offrirci protocolli di bellezza complessi, sinergici e costruiti su misura. Ma nei laboratori delle case cosmetiche non si smetterà mai di studiare anche il mondo vegetale esplorando nuove frontiere, come i muschi che sono una vera scommessa per il futuro, grazie alla loro efficacia nel moltiplicare le capacità della pelle di difendersi dagli agenti esterni e di preservare così un’elasticità ottimale. In vista dei futuri viaggi su Marte, il Massachusetts Institute of Technology sta studiando il Bio- Suit System, uno spray biologico aderente come una seconda pelle, che dovrà proteggere l’epidermide dalla polvere e dagli Uv (e dal relativo invecchiamento). Ma anche la ricerca cosmetica già da qualche anno fa scendere in campo solari sempre più performanti, grazie a filtri associati ad antiossidanti di nuovissima generazione, che aiutano a contrastare l’invecchiamento indotto dall’azione combinata dei raggi Uv e degli shock termici esasperati dal riscaldamento globale.
I vegani non perdono occasione di attaccare i carnivori, e viceversa. Solo fino a poco tempo fa, tra chi mangiava la carne e chi invece non voleva assolutamente prenderla in considerazione c’era un semplice accordo: ignorarsi a vicenda. Sì, qualche battuta poteva sfuggire, ma perlopiù era quasi scherzosa, comunque poco pungente. “Vivi e lascia vivere”, sembrava il tacito accordo stipulato sulla base di quella che voleva essere, e comunque appariva, una scelta personale, senza troppe implicazioni per chi la pensava diversamente. Aleggiava una sorta di noncuranza, di implicita accettazione delle rispettive abitudini alimentari; anche se già da allora era ben chiaro che gli uni vedevano gli altri da prospettive molto diverse. Poi le cose sono cambiate… Vegani e vegetariani sono aumentati di numero e, forse, hanno cominciato a sentirsi in dovere di affermare in modo più forte le loro ragioni riguardo al depauperamento dell’ambiente causato dagli allevamenti intensivi degli animali e alle sofferenze, per loro incredibili e inutili, riservate agli animali destinati a diventare cibo degli umani.