Il digiuno e le funzioni cerebrali

Se prendiamo in considerazione l’evoluzione dell’umanità, in passato non si mangiava in continuazione perché il cibo non era sempre presente, e questi digiuni involontari aiutavano l’organismo rendendolo più resistente. Il nostro organismo nel corso della nostra evoluzione si è straordinariamente adattato a questa situazione durante milioni di anni.

Il Dott. Mark Mattson, è l’attuale capo del Laboratorio di Neuroscienze presso il National Institute on Aging, professore di neuroscienze presso la Johns Hopkins University, ed è uno dei più importanti ricercatori nel campo dei meccanismi cellulari e molecolari alla base di molteplici malattie neurodegenerative, come il Parkinson e il morbo di Alzheimer. Continua a leggere



Zeolite, il minerale che ci purifica

È una pietra vulcanica che ti rende più leggera. Se senti che è arrivato il momento di un trattamento detox intenso, questo rimedio naturale agisce come una spugna che spazza via dal tuo organismo scarti metabolici, metalli pesanti e radicali liberi. Anche luglio è uno dei mesi favorevoli per chi desidera perdere peso. Nel periodo estivo può emergere l’esigenza di depurare l’organismo, soprattutto se durante l’anno sì è esagerato con pranzi e cene fuori casa. A questo può servire la zeolite, un minerale di origine vulcanica il cui nome deriva dal greco e significa letteralmente “pietra che bolle”. Il suo… Continua a leggere


Sigarette: quando è dipendenza?

Quando si parla di dipendenze, si dà per scontato che significhi un uso abituale di quantità consistenti, o un comportamento abituale che si mette in atto spesso e senza facilità a rinunciarvi.
Le cose non stanno così. La difficoltà a rinunciare a qualcosa non c’entra niente, così come c’entra fino a un certo punto la “quantità” e l’abitudine, ci spiega il Dott. Matteo Pacini, specialista psichiatra del Centro Medico Visconti di Modrone.
Altri pensano che, siccome qualcosa è tossico, chi ne fa uso abituale sia evidentemente uno che è dipendente, altrimenti il senno gli direbbe di smettere, e ci riuscirebbe con una certa dose di sforzo magari. Neanche questo è vero, perché si dovrebbe pensare che i comportamenti utili o piacevoli non siano spesso anche dotati di una certa tossicità, e che le persone scelgono prima secondo il piacere e la necessità di stimolare certe funzioni, e solo poi secondo il rischio, a meno che questo non sia davvero imminente o spaventoso. Continua a leggere



L’acne secondo l’igiene naturale

Colpisce, secondo le stime, tra il 30 e il 40% dei giovani italiani di età compresa tra i 15 e i 20 anni. Ed è sbagliato credere che si tratti di un problema temporaneo, risolvibile lavando il viso con più cura o mangiando cibi più sani. L’acne è una vera e propria malattia della pelle e come tale va affrontata per evitare spiacevoli conseguenze. Il disturbo, inoltre, pur essendo il nemico numero uno della cute giovanile, non riguarda solo gli adolescenti ma può comparire anche da adulti, soprattutto tra le donne

Nelle fasi iniziali dell’infiammazione, si nota la presenza di comedoni, lesioni dovute a un’eccessiva produzione di sebo (il grasso naturale che protegge la pelle) da parte delle ghiandole sebacee, che finiscono per ispessirsi fino a occludere il canale. Come conseguenza, sulla pelle colpita, compaiono brufoli che possono essere rossi o di color biancastro. La cute appare inoltre lucida e untuosa e può presentare punti neri in grande quantità. Nei casi più seri, il processo infiammatorio può essere tale da trasformare i brufoli in grosse cisti che, unendosi tra loro, creano cavità piene di pus. . Vediamo come identificare la patologia, come curarla e alcuni falsi miti che la riguardano,  ma questa volta sotto il punto di vista dell’Igiene Naturale.
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Tiroidite di Hashimoto

La tiroidite cronica linfocitaria autoimmune di Hashimoto è la forma più comune di tiroidite e la sua prevalenza è nettamente superiore nel sesso femminile.

Le ipotesi di origine della malattia autoimmune sono quella genetica (esistono famiglie intere con tiroidite autoimmune) e l’origine virale o batterica (con modificazione dell’antigene tiroideo (Tg e TPO).

E’ una malattia organo-specifica, caratterizzata da una infiltrazione linfocitaria e da possibile evoluzione verso l’ ipotiroidismo. Spesso la malattia è paucisintomatica in quanto si manifesta esclusivamente con livelli circolanti del TSH superiori alla norma (anche di poco) e con valori di ormoni tiroidei liberi circolanti nella norma.
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