I trattamenti parodontali rappresentano ormai una realtà nei migliori studi dentistici. Molti di questi trattamenti servono ad alleviare gli effetti della malattia parodontale, come gli interventi chirurgici che cercano di riparare, mantenere e sostenere i tessuti di supporto dentale in modo che la cavità orale in generale, e i denti in particolare, siano sempre perfettamente sani. La gengivoplastica è un trattamento che permette di rimodellare il tessuto gengivale. Viene effettuato in caso di anomalie gengivali e malattie parodontali, in modo da migliorare l’armonia e l’equilibrio tra linee gengivali e corona del dente. Permette inoltre di eliminare le tasche che si formano per processi infettivi e che permettono ai batteri di proliferare nello spazio tra denti e gengiva, fino a portare ad una compromissione importante del dente e del cavo orale del paziente. La gengivoplastica viene generalmente eseguita in combinazione con una gengivectomia per ragioni estetiche o come parte di un trattamento per la parodontite. La gengivectomia, infatti, è un intervento che permette di rimuovere ed asportare la tasca e la parte di gengiva malata, ricreando un nuovo “attacco” della gengiva vicino al dente. Queste due procedure che sembrano uguali sono in realtà molto diverse tra loro. Approfondiamo l’argomento con la dott.ssa Giorgia Mariani, del Santagostino di Milano. Continua a leggere