Dal PRP alle cellule mesenchimali: la rivoluzione della medicina rigenerativa in estetica

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Negli ultimi anni, la medicina estetica ha vissuto una trasformazione profonda, abbracciando tecniche sempre più vicine ai meccanismi naturali di guarigione e ringiovanimento del nostro corpo. In un mondo in cui la ricerca del benessere non si ferma all’apparenza, ma affonda le radici nella salute profonda dei tessuti, la medicina rigenerativa si è affermata come la nuova frontiera dell’anti-aging. Non si tratta più solo di “correggere”, ma di rigenerare, stimolando l’organismo a produrre da sé ciò che col tempo tende a diminuire: collagene, elasticità, luminosità. In questo panorama emergente, due approcci si sono distinti per efficacia e sicurezza: il PRP (Plasma Ricco di Piastrine) e l’utilizzo delle cellule mesenchimali, cellule staminali adulte con capacità riparative straordinarie. Entrambe le tecniche utilizzano materiale biologico prelevato dal paziente stesso, minimizzando i rischi e potenziando i risultati. Non stiamo più parlando di filler o botulino, ma di trattamenti che parlano il linguaggio della biologia cellulare, capaci di rallentare davvero i segni del tempo.

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