Incidenti domestici, stradali o aerei, essere testimone di eventi che minacciano la vita, come uragani o terremoti, stupri o rapimenti. Tutte queste situazioni hanno una cosa in comune: possono divenire traumi duraturi e invalidanti per le persone che le vivono. Quando si viene coinvolti in un evento al di fuori della consueta esperienza umana quasi tutti sperimentiamo delle reazioni strane. Le reazioni al trauma sono diverse da una persona ad un’altra. È naturale che un evento particolarmente stressante provochi queste reazioni, soprattutto se si tratta di un evento che evocherebbe sintomi di malessere significativi in qualsiasi individuo qualora questi vi fosse esposto. Subito dopo un evento traumatico è del tutto normale provare ansia e uno stato di allarme (“iperattivazione fisiologica”) come se si dovesse essere ancora pronti ad affrontare il pericolo. Si associano l’incredulità per quanto successo e contemporaneamente la percezione chiara che nulla tornerà più come prima. Ciò che si impone è la necessità di adattarsi al cambiamento ed elaborare l’accaduto. È frequente, infatti, la tendenza a ricordare e riesaminare l’evento allo scopo di comprenderne le cause come se fosse una situazione da risolvere e non come qualcosa che, per quanto sconvolgente, può solo essere accettata. Nella maggioranza dei casi queste reazioni sono transitorie e non richiedono un aiuto specialistico. Quando però si protraggono nel tempo e anzi si intensificano creando una sofferenza significativa, allora viene a configurarsi un vero e proprio quadro psicopatologico, il disturbo post traumatico da stress. Continua a leggere