Il nodulo tiroideo

tiroide
Il nodulo tiroideo rappresenta la condizione morbosa più comune nell’ambito delle malattie tiroidee.  L’incidenza dei noduli tiroidei nella popolazione generale è circa il 20-25%. Ce ne parla oggi il Prof. Francesco Lippi, della Clinica Visconti di Modrone di Milano.

In genere il paziente non accusa alcun disturbo (normale funzione tiroidea) ma scopre casualmente la presenza di una tumefazione del collo o da solo oppure in corso di altri accertamenti. La maggior parte dei noduli tiroidei è di natura benigna e possono manifestarsi come singoli nell’ambito di una ghiandola di normali dimensioni oppure in una ghiandola aumentata di dimensioni, cioè in un gozzo.

Nel sesso femminile la patologia nodulare tiroidea è molto più frequente.

Dott. Lippi

Dott. Lippi

Se il paziente è nato e cresciuto in una zona a carenza iodica questo rappresenta un fattore predisponente allo sviluppo della patologia nodulare. Anche la familiarità per malattie tiroidee rappresenta un altro fattore importante.

Il dosaggio degli auto-anticorpi anti-tiroide permette di valutare la presenza o no di una malattia autoimmune. Il dosaggio della calcitonina consente di diagnosticare con certezza pressochè totale in fase preoperatoria un carcinoma midollare della tiroide.

La ecografia tiroidea con ecocolordoppler studia la natura del tessuto. I noduli tiroidei possono essere solidi (cioè costituiti da cellule), cistici (cioè costituiti da liquido) o misti (in parte solidi e in parte cistici).

La scintigrafia tiroidea consente di visualizzare la tiroide e le formazioni nodulari “calde”o funzionanti (cioè con maggiore intensità di captazione del tracciante) oppure “fredde” o non funzionanti ( con minore intensità).

L’ agoaspirato tiroideo con esame citologico consente di distinguere tra noduli benigni e maligni con una affidabilità di circa il 90%. L’agoaspirato tiroideo è una metodica semplice, non invasiva e può essere ripetuta più volte.

Dopo una valutazione diagnostica completa dovremo stabilire se eseguire terapia e se la terapia può essere medica o chirurgica.

La scelta chirurgica avviene solo in caso di nodulo tiroideo citologicamente sospetto o maligno, nei noduli tiroidei con dimensioni particolarmente grandi e/o con fenomeni compressivi sulle strutture del collo.

Profilassi iodica

In realtà la vera terapia del nodulo tiroideo è rappresentata dalla profilassi iodica che consiste nell’uso del sale iodato. Infatti anche all’inizio abbiamo parlato dell’aumento della incidenza dei noduli tiroidei nelle aree a carenza iodica. Inoltre il problema dell’endemia gozzigena riguarda tutto il territorio nazionale nel quale è stato documentata una escrezione urinaria di iodio nettamente inferiore rispetto ai Paesi che già utilizzano il sale iodato nella alimentazione.

La profilassi iodica rappresenta quindi uno strumento essenziale per ridurre una delle cause più importanti del gozzo e del nodulo nella popolazione italiana. Un’ opera di informazione dell’uso del sale iodato deve essere promossa da tutte le associazioni pubbliche e private nell’interesse della popolazione tutta e in particolare dei bambini.

 

trevaini50.jpg (50×63)Silvia Trevaini

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