Un viaggio nel passato alla ricerca dell’alimentazione della nostra specie

homoRicerche Scientifiche e scoperte fatte negli anni ci dimostrano che circa 6 milioni di anni fa in Africa orientale visse l’ultimo antenato comune tra noi e gli scimpanzé, e che da quel momento in poi le nostre strade si sarebbero separate per sempre. Gli ominidi da poco staccati da quella linea evolutiva (quella che appunto porterà agli uomini e agli scimpanzé) avevano ancora molte caratteristiche simili alle scimmie. Loro passavano la maggior parte della loro vita nella foresta sugli alberi, e quando scendevano non si allontanavano mai troppo da essi per risalire ad ogni pericolo.
Gli ominidi iniziarono a moltiplicarsi, e con questo iniziò a nascere il problema della carenza di cibo nei posti in cui vivevano abitualmente, costretti a scendere dagli alberi e a spostarsi nell’erba alta, data la loro bassa statura (circa 150 cm) avevano l’inconveniente di non avvistare in tempo eventuali pericoli, e fu così che iniziarono a camminare eretti (l’anatomia delle ossa gli consentiva di camminare su due piedi ma non per tratti troppo lunghi), questo fece nascere il lato positivo di avere due mani libere per trasportare i piccoli e altre cose utili ritrovate lungo il cammino giornaliero. Affrontiamo l’argomento insieme a Giuseppe Tedeschi laureato in Scienze della Salute, e professionista di Igiene Naturale. Continua a leggere