Argilla, terra magica

Più grande è l’isola della conoscenza, più è lungo il litorale della meraviglia.
(Ralph W. Sockman)

Ottimo rimedio usato fin dall’antichità (la geofagia –ingestione di terra- risale alle prime razze umane), fruibile sia esternamente che internamente, fornisce un valido apporto per la soluzione a svariate problematiche ma l’azione straordinaria è legata alla prevenzione e al mantenimento della buona salute.

Viste le tante domande relative all’articolo precedente sull’argilla, oggi ne riparliamo  insieme a  Giulia dell’Associazione L’Ombra del Platano.

La struttura molecolare tetraedrica dell’argilla è altamente energetica e grazie alle minuscole particelle di cui è composta, agendo per osmosi, riesce ad assorbire tossine cedendo contemporaneamente elementi preziosi. Il silicio, di cui è costituita per la maggior parte, è l’unico metallo in grado di veicolare la luce. Per questo motivo l’argilla viene chiamata anche “Terra della Luce”. Io la chiamo “Terra Magica” perché i metalli in essa presenti creano risonanza interiore lavorando anche sulle anatomie sottili.

Pur essendo un materiale “povero” è prezioso come pochi, composto per la maggior parte da silice (43%) e allumina. In percentuali minori ricomprende anche calcio, magnesio, potassio, cromo, cobalto, selenio e altri elementi come argento, ferro, mercurio, stagno, rame piombo e oro, Questi ultimi 7 hanno una possibile correlazione con i 7 organi principali (organi genitali-sistema nervoso, cistifellea, polmoni, fegato, reni, milza-pancreas, cuore).

I meriti dell’argilla sono infiniti grazie alla sua facoltà antiossidante, antibatterica, antivirale, antinfiammatoria, termoassorbente, detossicante, cicatrizzante, rigeneratrice, energizzante, chelante ed altro ancora.

Efficace ed economico anti-age che depura sangue e pelle!

L’uso esterno avviene tramite cataplasmi, bagni, frizioni e applicazioni in polvere. Per l’uso interno è invece possibile creare acqua d’argilla o acqua argillosa con l’argilla  verde ventilata.

Ma vediamo nello specifico gli usi che questo dono della terra ci consente.

A livello epidermico è utile, sotto forma di polvere, per ferite, anche profonde, per piaghe e funghi.  Disinfetta e cicatrizza velocemente. Perfetta sul viso per fare maschere purificanti e rivitalizzanti e indicata anche per capelli fragili e privi di luce. Un benefico pediluvio con aggiunta di argilla rilassa e contrasta la stanchezza di piedi affaticati. Mediante lavande vaginali e clisteri si possono risolvere cistiti ed infiammazioni varie. A livello orale gargarismi e sciacqui curano alitosi, afte, gengive infiammate e mal di gola. Ottima per lavarsi i denti.

Tramite cataplasmi sul ventre si possono curare stati infiammatori, anche cronici, relativi all’apparato uro-genitale e gastrico (bruciori, gastriti, stipsi, diarrea, meteorismo, etc)

L’uso interno è indicato sia per detossinare, grazie al suo alto potere assorbente, che per rimineralizzare. Ideale per chi soffre di osteoporosi, di parassitosi e di cellulite, per chi vuole depurare il fegato e per chi ha bisogno di recuperare energia.

Questa modalità è controindicata quando si assumono farmaci salvavita in quanto ne verrebbe impedito l’assorbimento. Anche in caso di importante stitichezza e presenza di diverticoli va posta attenzione. Prima di intraprendere un trattamento che prevede l’uso interno dell’argilla è necessario parlarne con il proprio medico. Per  escludere eventuali allergie è opportuno fare una prova sulla cute.

L’argilla da bere viene preparata la sera; all’inizio del trattamento è bene mettere un solo cucchiaino da caffè in un bicchiere di acqua naturale, quindi mescolare, coprire e bere la mattina successiva così com’è, a stomaco vuoto, avendo cura di lasciare sul fondo del bicchiere la cremina che si è depositata (utile magari da applicare su un brufolo o da usare al posto del dentifricio.

Si potrà aumentare la dose di un altro cucchiaino e mescolare l’argilla anche al mattino, prima di berla, solo quando si avrà sufficiente dimestichezza e confidenza con la magica bevanda.  E’ fondamentale usare solo contenitori e cucchiai di legno o altro materiale, mai di metallo né di plastica. 

Il rimedio inerente l’uso interno può essere ciclico o sporadico ma è fondamentale seguire un’interruzione di 7 giorni dopo almeno 21 di trattamento.  In ogni caso non esiste una dose-posologia standard e solo con l’aiuto del naturopata si può adeguarne la modalità di assunzione in base ai propri fabbisogni e disturbi.

Chi ha la fortuna di vivere in luoghi adatti può creare in autonomia la propria argilla. A costo zero, con immensa soddisfazione.

Web e libri possono dare ulteriori indicazioni.

 

trevaini50Silvia Trevaini

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