Mindful Running: medita mentre corri…

Correre con l’atteggiamento mentale giusto migliora la performance e aumenta pure i benefici, fisici e psicologici. Il segreto si chiama mindful running, ed è una pratica che unisce fitness e meditazione, facendo lavorare in sinergia perfetta il corpo e la mente nella ricerca dell’armonia dell’equilibrio.

Equilibrio quotidiano
Una disciplina può diventare uno strumento utilissimo anche per migliorare la vita di tutti giorni e non solo le prestazioni sportive. Il running è  già di per sè uno sport piacevole in grado di procurare benessere: comporta un gesto semplice e naturale, non richiede grande preparazione fisica preliminare, si pratica dovunque e ha una forte componente di socializzazione, perché spesso chi corre lo fa in compagnia e ne trae appagamento. In più, per le sue caratteristiche di ripetibilità e ciclicità il gesto stesso della corsa influisce positivamente sulla mente perché, con un opportuno training, induce l’atteggiamento mentale simile alla meditazione. In pratica, ci si abitua a governare e a disciplinare la mente, con grandi vantaggi per l’equilibrio psico emotivo. A correre con consapevolezza si impara. Non ci sono tempi da raggiungere, distanze da percorrere, obiettivi di consumo calorico da centrale, ma ci si abitua  gradualmente ad affermare la propria mente su ciò che si sta facendo. Consapevoli del qui e ora. Chi fa jogging ascoltando la musica in cuffia o lasciando che pensieri vaghino  disordinatamente è fuori strada. Al contrario, bisogna evitare di distrarsi e diventare consapevoli di ciò che accade qui e ora. La mindfulness  si raggiunge con esercizi adatti a tutti, che sono mutuati dal training e dall’esperienza degli atleti e che possiamo suddividere in tre step.

1 prima si impara a concentrarsi sul corpo che si muove: ci si focalizza sul modo in cui piedi si appoggiano a terra, si ascoltano i muscoli che si contraggono e si decontraggono ad ogni balzo, si scopre quanto la muscolatura del corpo sia importante per dare stabilità.

2 il secondo passo consiste nel portare la propria attenzione sul respiro, cercando di seguirlo nelle sue diverse fasi, senza trattenerlo ma lasciando che fluisca completo e profondo: la mente deve fermarsi sulle sensazioni provate.

3 infine la mente viene rivolta è fissata al di fuori di se stessi, spostando l’attenzione sull’ambiente: la natura il panorama, il canto degli uccelli, le persone che si allenano.

Perché è così efficace
Un percorso di training di questo tipo assicura grandi benefici psicologici: insegna ad affrontare e gestire la fatica, a relativizzare problemi, a focalizzarsi sugli obiettivi.

Oltre l’ostacolo
Fermare la mente su ciò che si fa e su ciò  che accade nell’organismo mentre si corre  insegna a convivere con le proprie percezioni ed emozioni e ad accettarle. I battiti cardiaci accelerati o la  respirazione affannosa, tipici della pratica sportiva, caratterizzano anche i momenti di timore o di angoscia: familiarizzare con queste sensazioni in un contesto di svago mostra che non sono scogli così insormontabili.

Maggiore motivazione
Applicando la mindfulness migliora anche la motivazione, soprattutto di chi non ama fare sport. Gli esercizi mirati insegnano a  focalizzarsi sugli obiettivi da raggiungere anziché sull’impegno necessario, facendo dimenticare anche il problema degli sguardi e  del giudizio altrui, che rappresentano ostacoli insormontabili per moltissime persone.

Un potente antistress
Il mindful running, infine, ha una forte valenza antistress saper guidare la mente e spostare l’attenzione su ciò che abbiamo intorno serve relativizzare i problemi, staccarsi dal proprio ego, quindi a prendere le distanze da ciò che ci preoccupa riducendo il disagio.

 

trevaini50Silvia Trevaini

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