Cani, proteggiamoli dai parassiti “naturalmente”

La scelta degli antiparassitari è una questione annosa per qualsiasi proprietario di cani. Regolarmente, infatti, certi prodotti passano agli onori delle cronache per le promesse di straordinaria efficacia. Da qualche anno invece il mercato delle proposte naturali ha incrementato l’offerta.
Ma vediamo insieme quale possa essere la migliore protezione per il nostro cane.

Il proliferare degli insetti

Con l’innalzamento delle temperature, zanzare, pappataci, zecche e pulci escono allo scoperto e, data la loro natura ematofaga, cercano nutrimento nelle sostanze nutritive presenti nel sangue di altre specie animali. Al di là del fastidio causato dall’irritazione e dal prurito della puntura o del morso in sé, il vero pericolo consiste nel fatto che questi insetti possono veicolare parassiti, batteri, o virus in grado di ledere pericolosamente la salute dei nostri amici, nonché la nostra.

Babesiosi dalla zecca, leishmaniosi dal pappatacio

È il caso, ad esempio della zecca che può essere vettore del protozoo responsabile della Babesiosi canina, malattia che distrugge i globuli rossi e porta l’organismo del cane in una forma di anemia duratura e, se non curata in tempo, alla morte. O dei pappataci, noti per il loro essere vettori della leishmaniosi canina. La cura delle patologie trasmesse da questi insetti può essere lunga ed economicamente dispendiosa: quanto mai attuale, quindi, lo slogan “prevenire è meglio che curare”, che in questo caso significa evitare che questi insetti aggrediscano l’organismo dei nostri cani.

La tossicità dei prodotti chimici

Il mercato offre diverse soluzioni in grado di evitare il contatto tra questi insetti e il cane. I prodotti più comuni sono a base di molecole chimiche acaricide e repellenti, ma negli ultimi anni hanno preso piede prodotti a base naturale ad azione repellente che non presentano le controindicazioni tipiche delle molecole artificiali, per lo più di carattere allergico a uno dei principi attivi o di tossicità da accumulo nel tempo. La validità delle formulazioni chimiche è universalmente riconosciuta, ma esse appunto, si portano dietro una tossicità conclamata, per quanto bassa, nei mammiferi, soprattutto nei cuccioli e nelle femmine gravide.

Andiamoci piano col piretro

Le molecole piretroidi, come la permetrina, sono in assoluto le più usate come insetticida e sono quelle d’elezione per la protezione antiparassitaria dei cani. Sono gli analoghi sintetici delle pire trine, composti naturali con proprietà insetticida che si trovano nel pietro,sostanza che si ricava dai fiori di Tanacetum cinerariifolium. Le molecole piretroidi agiscono come neurotossine portando a morte cerebrale l’insetto, ma da qualche anno a questa parte si sono notati ceppi di insetti resistenti. Ciò comporta un utilizzo maggiore del principio attivo nei composti chimici con conseguente, logico, aumento della carica tossica.

Approfittiamo dei repellenti naturali

Le soluzioni naturali, invece, prevedono principalmente un’azione repellente, infastidendo l’insetto che in questa maniera non attacca l’organismo: hanno il vantaggio di essere atossiche, senza pericoli per il contatto con bambini e utilizzabili sia su cuccioli, sia su cagne in dolce attesa. Ottimi in questo senso sono  ad esempio l’olio di Neem, l’olio di Ricino, l’olio essenziale di Geranio Africano, l’olio essenziale di Eucalipto, l’olio di Citronella e di Lavanda. Nonostante questi oli abbiano un odore davvero forte, da cui il loro effetto repellente nei confronti degli insetti, il cane non ne viene disturbato, l’ olfatto è il senso più sviluppato del cane e i prodotti naturali a base di oli essenziali non corrono il rischio di compromettere il lavoro olfattivo del cane, che riesce a discernere facilmente ciò che gli interessa. Inoltre, avendolo tutto il tempo addosso, questo odore viene di fatto azzerato. Certamente non possiamo aspettarci dalle soluzioni naturali la stessa efficacia, principalmente in termini di persistenza, dei prodotti chimici, sta a noi capire come e quanto spesso utilizzarli per poter garantire un effetto repellente efficace.

Il futuro

C’è un argomento di cui poco si parla : la resistenza degli insetti alle molecole utilizzate negli antiparassitari chimici più diffusi.  La situazione si potrebbe quasi definire critica, poiché non è azzardato pensare che nel giro di qualche anno ci troveremo su un binario morto: i principi attivi più utilizzati al momento smetteranno di essere efficaci, la maggior parte degli insetti sopravviverà ai trattamenti. È un processo già in atto, basti pensare ad alcuni noti e diffusissimi prodotti che negli anni scorsi sono stati costretti a cambiare formulazione. Inoltre, qualsiasi proprietario di cane ha sperimentato negli ultimi anni un allungamento del periodo in cui è costretto a fornire protezione antiparassitaria al proprio cane.

trevaini50Silvia Trevaini

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