Il ritocchino fai da te

Sono sempre di più gli italiani che si improvvisano medici e si iniettano sostanze acquistate ‘low cost’ su internet. “I trattamenti volumizzanti e anti-ageing, tra i quali il botox e l’acido ialuronico, sono fra i più ricercati e acquistati per la somministrazione fai da te, con rischi non solo estetici, ma anche per la salute, come gravi infezioni, con esiti devastanti ed esiti cicatriziali perenni.  Il fenomeno è totalmente fuori controllo poiché non è possibile calcolare esattamente quante persone ogni giorno acquistino sostanze su internet e per quale utilizzo. “Le conseguenze di un ritocco fatto da persone non competenti e con sostanze non certificate possono essere disastrose. Dai filler per viso e labbra, fino alle terapie per ridurre il grasso e aumentare il seno, i trattamenti reperibili online da effettuare su se stessi senza l’ausilio di un medico sono tantissimi” , ci spiega la dottoressa Gabriela Stelian, specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica .

Ai rischi dell’inesperienza vanno aggiunti quelli dovuti alla mancanza di sicurezza dei prodotti utilizzati, il cui contenuto spesso è ignoto . In generale si tratta di prodotti che non offrono garanzie di sicurezza e qualità, poiché spesso sono privi delle certificazioni necessarie. Capita addirittura che i medici non riescano nemmeno a individuare immediatamente il tipo di sostanza che stanno cercando di rimuovere.

Sul web si moltiplicano chat e tutorial per chi decide di farsi in casa trattamenti di medicina estetica.

Sembra assurdo, ma ci sono persone che, per risparmiare qualcosa, decidono di auto-iniettarsi sostanze nel viso senza averne le competenze. Puntualmente arrivano nel mio studio pazienti che, dopo avere fatto qualche seduta di medicina estetica o dopo aver guardato qualche tutorial, si sono improvvisati medici estetici causando qualche guaio: se ne vergognano talmente tanto che a volte non dicono nemmeno di aver fatto da soli. Mai come ora, invece, le punturine fai-da-te sono assolutamente sconsigliate: Le tecniche di medicina estetica sono molto evolute in questi anni. Le pratiche sono mini-invasive, è vero, ma sempre più vicine alla chirurgia: basti pensare che oggi, anche per i medici estetici, si fanno corsi di approfondimento su cadaveri, che fino a qualche anno fa erano ad esclusivo appannaggio di chi voleva fortificare le sue competenze chirurgiche e non certo medico estetiche.

Prima di decidere di iniettarsi da soli delle sostanze, è quindi bene considerare cinque aspetti.

1) Sterilità di ambienti e materiali. Lavorando in casa e non in uno studio medico, senza le dovute accortezze, spesso le pratiche igieniche di base non sono rispettate: Si usano aghi non sterilizzati, rischiando con molta facilità di provocare infezioni o ascessi che richiedono, nel migliore dei casi, una terapia antibiotica.

2) La scelta dei prodotti. Le pazienti fai-da-te acquistano i prodotti consigliati sui forum o con il passaparola. Gli acquisti si fanno su internet o in farmacia, grazie a ricette fatte da medici compiacenti o amici. Il problema è che spesso i prodotti sono un mix non meglio precisato di vitamine e altre sostanze di dubbia provenienza, senza il marchio CE o garanzie di qualità. In altri casi non sono i prodotti giusti per quello che si vuole fare: oggi ne esistono talmente tanti in commercio che è difficile orientarsi. Oltre allo scarso risultato estetico, possono causare reazioni allergiche e lasciare sfigurati, anche in modo permanente.

3) Risultati estetici. Fino a qualche anno fa i filler venivano iniettati solo nei tessuti più superficiali come cute e sottocute mentre oggi, grazie a nuovi studi sull’invecchiamento, si è capito che l’esclusivo aumento di volume superficiale crea solo un “anomalo gonfiore”, concetto ben lontano dal ringiovanimento. Per questo i filler di nuova generazione possono essere iniettati in profondità, consentendo di ottenere risultati naturali e duraturi, ripristinando la morfologia del volto fin dall’impalcatura ossea che nel tempo tende a rimaneggiarsi e riassorbirsi. Una conoscenza anatomica approfondita è quanto mai necessaria, altrimenti si rischia di lesionare nervi e vasi sanguigni di calibro maggiore rispetto ad i capillari che si incontrano in superficie.

4) Le “punturine”. “Solo un medico con una preparazione specifica nel campo estetico sa dove e quanto materiale iniettare per ottenere risultati naturali, non basta guardare un disegno con i punti evidenziati o un video per acquisire queste competenze. Senza considerare che bisogna sapere come agire tempestivamente in caso si verifichino reazioni avverse. Non bisogna dimenticare che filler e botulino possono essere iniettati solo da medici, non da infermieri o estetisti: prima di farlo, verificate anche che abbia una preparazione specifica nel campo estetico.

5) L’aspetto economico. I kit fai-da-te hanno costi a partire da 40 euro, mentre una “punturina” fatta da un medico estetico parte dai 300 euro. Il risparmio può sembrare davvero notevole, ma non fatevi ingannare: solo il filler a un medico costa dai 100 ai 200 euro, quindi sotto certe cifre non è possibile scendere, a scapito di qualità o professionalità. E bisogna considerare che risolvere i danni può essere molto, molto più costoso e, in alcuni casi, non è neanche possibile: il rischio è rovinarsi per sempre.

 

trevaini50Silvia Trevaini

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