Colonscopia

La colonscopia è un esame diagnostico che consente di esaminare la superficie del colon inserendo, attraverso l’ano, un tubo sottile e flessibile che viene fatto avanzare lentamente mentre si introduce aria per distendere le pareti dell’intestino. La colonscopia è importante per la prevenzione secondaria del tumore del colon-retto, il secondo tumore più frequentemente diagnosticato nella popolazione italiana. Solitamente si effettua se il paziente risulta positivo all’esame del sangue occulto fecale, che rientra nei programmi di screening regionali per la diagnosi precoce dei tumori del colon-retto, indirizzati alla popolazione fra i 50 e i 69 anni.

Il Dr. Egidio Miranda, specialista in Chirurgia Generale della Casa di Cura San Paolo di Pistoia, ci dà brevi ma fondamentali indicazioni circa l’utilità della colonscopia.

La colonscopia è un esame endoscopico che permette una visione interna della mucosa del colon e del retto. È  un esame molto importante, richiesto e utilizzato per la diagnosi di malattie del colon come diverticoli, neoplasie del colon e del retto, polipi intraluminali, malattie infiammatorie croniche dell’intestino. Oltre che diagnostica, la colonscopia può essere anche terapeutica mediante l’asportazione endoscopica di polipi. Come tutti gli esami endoscopici, non è esente da rischi. Sebbene con percentuali prossime allo zero le complicanze possono essere la perforazione intestinale o l’emorragia conseguente all’asportazione di un polipo.

Secondo le linee guida AIGO-SIED-SIGE le indicazioni specifiche ad eseguire una colonscopia sono:

A)  SEGNI E SINTOMI

 

  1. Alterazioni significative dal punto di vista clinico
  • Al clisma opaco quali: stenosi o difetti di riempimento
  • Alla diagnostica per immagini (eco e/o TC e/o RMN)

 

  1. Sanguinamento gastroenterico non spiegato
  • Ematochezia: sia in assenza di fonti evidenti di sanguinamento anali, sia in presenza di fonti di sanguinamento anali in pazienti con età superiore ai 50 anni
  • Melena (dopo aver escluso la eziologia a carico del tratto digestivo superiore)
  • Positività del sangue occulto nelle feci

 

  1. Calo ponderale significativo (dopo aver escluso altre eziologie)

 

  1. Anemia da carenza di ferro (non spiegata)

 

  1. Modificazioni significative e persistenti dell’alvo

 

B) DIAGNOSI E SORVEGLIANZA DEL CANCRO DEL COLON E POLIPI ADENOMATOSI

 

  1. Ricerca di cancro sincrono o polipi in pazienti con diagnosi di
  • Cancro operabile
  • Polipi adenomatosi

 

  1. Sorveglianza periodica in pazienti
  • Operati di cancro del colon dopo il 1° ed il 2° anno e successivamente ogni 3 anni
  • Sottoposti ad asportazione endoscopica o chirurgica di polipi adenomatosi

 

  1. Pazienti con familiarità per cancro del colon
  • Con parenti di 1 grado affetti da cancro del colon
  • Nelle sindromi neoplastiche familiari (polipose e non) del colon

 

  1. Paziente con colite ulcerosa e colite di Crohn per la diagnosi di displasia o cancro in fase precoce una volta ogni 1-3 anni
  • Dopo 7 anni dall’esordio della pancolite
  • Dopo 10 anni dall’esordio in caso di colite sinistra

 

C) MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI

 

trevaini50Silvia Trevaini

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