Il latte di mucca è un cibo importante, ma non fondamentale. Se al bambino non piace la bianca e nutriente bevanda, o se non può berla perchè è intollerante al lattosio, esistono delle alternative naturali: il latte vegetale, estratto da cereali, legumi e frutta secca: soia, mandorle, avena, riso e kamut.
Sono alimenti completi e, come vantaggio, non presentano le controindicazioni del latte di origine animale, essendo privi di colesterolo, lattosio, caseina, proteine e grassi animali, tutte sostanze che favoriscono l’obesità infantile.
Si possono quindi consumare tranquillamente in tutti i casi di intolleranze e allergie.
Inoltre, apportano vitamine, fibre, sali minerali e acidi grassi insaturi (in particolare Omega 3), utili a proteggere la circolazione e a difendere l’organismo dai radicali liberi.
Il latte vegetale è l’ideale per offrire al bambino una colazione sana e leggera. Si adopera inoltre in cucina come ingrediente alternativo al latte vaccino per preparare creme, budini, puree, torte e frullati.
Le mamme spesso temono che senza il latte vaccino al bambino venga a mancare il calcio, importante per la crescita. Ma non è l’unico alimento che ne contenga, anzi, nel latte di mucca ci sono sostanze che ne rallentano l’assimilazione. Perché il calcio sia assorbito dall’intestino e contribuisca alla formazione del tessuto osseo, è fondamentale la vitamina D, che si ricava dall’esposizione al sole.
È importante, quindi, che i bambini stiano all’aperto.
QUANTI TIPI CI SONO DI LATTE VEGETALE?
Latte di soia, ricco di proteine rassodanti
È quello di più antica tradizione ed è anche il latte vegetale il cui contenuto proteico è molto simile (in quantità e qualità) a quello del latte vaccino. La composizione in aminoacidi essenziali di queste proteine è molto vicina a quella delle proteine di origine animale. Si tratta quindi di un alimento interessante per chi deve adottare una dieta con ridotto apporto di alimenti animali e, nel contempo, voglia consumare proteine di ottima qualità.
La maggior parte dei grassi del latte di soia sono di tipo insaturo e svolgono un importante ruolo nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e nella riduzione dei processi infiammatori cronici. Il colesterolo è completamente assente e questo conferma l’utilità del latte di soia nell’alimentazione di chi è predisposto all’arteriosclerosi e al diabete. Nel latte di soia, infine, è particolarmente interessante il contenuto di ferro (40 mg/l), quattro volte superiore a quello reperibile nel latte vaccino. Si trovano in commercio preparazioni addizionate con calcio.
Latte di kamut, è povero di grassi e nutre la memoria
Questo latte contiene acqua e kamut, una varietà di grano duro di origine antichissima. Come il grano da cui è ottenuto, è povero di grassi e ricco di carboidrati e sali minerali, in particolare di magnesio e fosforo; è indicato quindi nei periodi di stress, convalescenza e di preparazione agli esami.
Latte d’avena, regola l’appetito
Questo alimento deriva da un procedimento simile a quello con il quale si produce il latte di riso. Gli ingredienti dei più diffusi prodotti in commercio sono acqua, 10 per cento di avena integrale e olio di girasole spremuto a freddo. È un ottimo sostituto del latte e può essere consumato al naturale o usato in cucina per la preparazione di piatti dolci e salati. Non contiene lattosio e colesterolo e per questo (considerando anche che l’avena è un cereale in grado di abbassare il livello di colesterolo-Ldl) è un alimento indicato soprattutto per chi è predisposto all’arteriosclerosi e alle patologie cardiovascolari.
Latte di riso, nutre e sgonfia
Lo si ricava industrialmente dal riso integrale con un procedimento di maltizzazione (iniziale germinazione del cereale che, in pratica, avvia una parziale digestione dell’amido contenuto nel chicco) e la successiva cottura. Segue poi una opportuna filtrazione per permettere l’allontanamento delle scorie e ottenere un liquido bianco e molto dolce con caratteristiche molto interessanti. Per migliorarne le proprietà nutrizionali, nei prodotti in commercio è anche aggiunta una piccola quantità di olio vegetale. Le caratteristiche di questo alimento, a differenza del latte di soia appena descritto, sono compatibili anche con le caratteristiche digestive e nutrizionali del lattante. Il latte di riso può quindi essere impiegato nell’alimentazione dei più piccoli (ma solo come integrazione o in parziale sostituzione del latte materno o del latte adattato) a partire, se necessario, anche dal primo mese di vita. La sua elevata digeribilità lo rende adatto non solo per l’alimentazione dei bambini, ma anche degli adulti, specialmente nei casi di infiammazione dell’apparato digerente (colite, colite ulcerosa, morbo di Crohn, ecc.).
Latte di mandorla
Ecco un altro alimento dal gusto delizioso (probabilmente il migliore in assoluto) e di lunghissima tradizione, specialmente nelle nostre regioni meridionali. Pur non potendo sostituire integralmente i prodotti specifici per i bambini di età inferiore ai 12 mesi, può essere molto utile per arricchire l’alimentazione del lattante nutrito con latte adattato e anche dopo lo svezzamento. Il latte di mandorle è ricco di acidi grassi polinsaturi, di sostanze antiossidanti, estremamente utili per la prevenzione cardiovascolare. Da notare anche il buon contenuto di calcio, magnesio, fibre e vitamina E.
Silvia Trevaini
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