Più tonici e rilassati con lo stretching yoga

La parola “stretching”, significa stirarsi, allungarsi e consiste in un gesto naturale che da piacere, che procura benessere sia fisico che mentale. Novembre è il mese ideale per dedicarci alla cura dei nostri muscoli e delle nostre articolazioni. Da un punto di vista muscolare e articolare ci sono molte analogie tra yoga e stretching. Anche lo stretching utilizza degli esercizi in cui prevale la fase statica come avviene negli asana dello yoga. Il benessere fisico è lo scopo di entrambe le discipline. Ma non dimentichiamo che lo yoga non si occupa solo della salute del nostro corpo, ma di tutto l’essere nella sua interezza. Ad una mente serena e disponibile e ad uno spirito armonioso corrispondono spesso un corpo sciolto e flessibile.

In Occidente si presta più attenzione alla cura estetica del corpo piuttosto che curarlo nella salute e nella prevenzione tramite l’esercizio con allungamenti, rilassamento e tecniche di respirazione. Gli atteggiamenti posturali errati, non adeguatamente compensati, predispongono il corpo, in particolare la colonna vertebrale, ad alcuni disturbi. Con esercizi adeguati e con costanza è possibile prevenire ed eliminarne molti. Il benessere psicofisico porta numerosi benefici sia all’individuo sia alla comunità in cui è inserito. La prevenzione è anche educazione.

STRETCHING
Quello che può ostacolare l’escursione del movimento rendendo rigido il nostro corpo è il muscolo, che determina il movimento dei segmenti corporei ma contemporaneamente lo ostacola, se non è sufficientemente elastico. Il muscolo può essere rigido, sia nel caso in cui è robusto, sia nel caso in cui è debole: perde la propria cedevolezza e la capacità di allungamento se viene troppo potenziato, o , al contrario se non viene usato.

C’è un metodo di allungamento attivo e un metodo di allungamento passivo. Il primo consiste in un allungamento con movimento lento e progressivo. Con l’allungamento passivo, il muscolo viene allungato grazie all’aiuto di una forza esterna come ad esempio la forza di gravità o altri attrezzi. Raggiunta la posizione di allungamento, la si mantiene dai 15 ai 30 secondi, senza superare la soglia del dolore. In seguito si esegue una pausa di rilassamento di 30 secondi e si ripete. Lo stretching si dimostra una grande innovazione inizialmente nel campo delle attività sportive. Se praticato prima di una gara si riscontrano meno traumi e un aumento della forza muscolare. È stato inoltre riscontrata una circolazione sanguigna più intensa in muscoli allenati e preparati con lo stretching, rispetto ai muscoli esclusivamente potenziati.

LO YOGA
È stato il primo ispiratore dello stretching. Lo Yoga considera l’uomo come l’insieme di corpo, mente e spirito che si compenetrano e influenzano reciprocamente. Lo yoga possiede una pratica fisica studiata scientificamente al fine di ottenere una vita sana e equilibrata sotto tutti gli aspetti. Le tecniche sono gli asana, ovvero gli esercizi fisici, il pranayama, le tecniche di respirazione, e le tecniche di concentrazione e meditazione. Gli asana sono degli esercizi fisici che sono stati elaborati in millenni al fine di rendere il corpo sano, forte ed efficiente per poter poi praticare le tecniche di concentrazione e meditazione, che sono più facili da eseguire quando il corpo è sciolto e sano. Nello yoga troviamo asana per il potenziamento muscolare e asana di allungamento muscolare e mobilitazione articolare.

Tutte le posture agiscono anche sugli organi interni e anche sulla mente in modo da portare benessere anche sul piano fisiologico, mentale e spirituale. Gli asana si assumono lentamente e durante una precisa fase respiratoria e si mantengono staticamente cercando di rilassare tutti i muscoli non interessati. Questo comporta il diffondersi di un senso di pace e di armonia nel nostro essere rendendoci sereni e disponibili. Durante la pratica, la respirazione ha una grande rilevanza. Deve essere costantemente presente, controllata, profonda ma senza sforzo. L’uso corretto del respiro facilita il rilassamento e spinge alla consapevolezza. Questo significa essere coscienti in ogni istante del proprio corpo e del proprio respiro nella sua fluidità armonizzata col movimento del corpo.

LO STRETCHING YOGA
Lo Stretching Yoga, sempre accompagnato dalla respirazione lenta e consapevole, rilassa e tonifica, ci alleggerisce dalla tensione psico-fisica che ormai sembra essere sempre di più una costante del nostro modo di vivere. Spesso lo stile di vita imposto dai meccanismi della nostra società crea notevoli disagi che, purtroppo, si riflettono soprattutto sulla salute e principalmente andiamo incontro a: mancanza di attività fisica, indispensabile al corretto funzionamento del nostro organismo; alimentazione sbagliata; eccessiva tensione psico-fisica che traduciamo con la parola stress, derivante dal traffico, dai ritmi frenetici, rumore, difficoltà nei rapporti sociali, etc.

Lo Stretching Yoga è un metodo ideale per scrollarsi di dosso tensione e stanchezza. Emozioni e tensioni interiori irrigidiscono il corpo, rendendolo teso e dolente. La tensione nervosa si trasmette ai muscoli lasciandoli rigidi e contratti e questo provoca dolore, fastidio, irritazione. Un muscolo finché non si rilassa e si distende, lasciando circolare liberamente il sangue, non riposa e non riesce a smaltire la fatica; allungarlo consente il suo pieno recupero. Inoltre i movimenti di allungamento migliorano il gioco articolare, predispongono i muscoli alla fatica, aiutano ad acquisire concentrazione e migliorano tutti i processi metabolici dell’organismo.

Lo Stretching Yoga grazie anche alla respirazione lenta e consapevole è anche un mezzo importante per conoscersi meglio, per ritrovare l’armonia con noi stessi e con ciò che ci circonda e per capirsi “dentro”. Lo Stretching Yoga migliora la capacità respiratoria e la coordinazione dei movimenti; aumenta la produzione di liquido sinoviale (lubrificante organico che rende più scorrevoli i movimenti tra le superfici articolari) riducendo la degenerazione delle cartilagini dovuta all’artrosi; aiuta il sistema circolatorio in quanto vengono decompresse vene e arterie nei muscoli. Questa pratica è accessibile e benefica per tutti ma è consigliata specialmente alle persone “fuori forma” o che hanno superato una certa età.

Silvia Trevaini

Videonews

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