In condizioni normali la pelle si abbronza perché i raggi solari stimolano la produzione di melanina (melanogenesi) che, come risposta difensiva, conferisce alla pelle un colore più scuro. Nel caso di cute molto delicata e sensibile, le reazioni alle radiazioni solari possono portare invece alla formazione degli eritemi, in forma più o meno grave: dall’arrossamento e prurito si può arrivare a forme più serie che sono di stretta competenza medica. Ecco i consigli e i rimedi naturali per godersi il sole senza problemi.
Eritema solare. Come si manifesta
La pelle presenta chiazze in rilievo, con aspetto a grattugia; le aree più colpite sono in genere il petto e il volto, comunque quelle più esposte al sole. Talvolta però la reazione eritematosa si diffonde all’intera superficie del corpo, anche se l’area direttamente esposta è limitata. Quasi sempre l’eritema provoca un intenso prurito e bruciore e si possono anche formare bolle ed edema, ma solo nei casi più gravi. Dopo qualche giorno tende a recedere spontaneamente con il progredire dell’abbronzatura.
Potrebbe anche trattarsi di un’intolleranza alimentare…
La sensibilità al sole pare esprimere, più che una reattività locale, un vero e proprio stato di alterazione dell’organismo, in cui giocano un ruolo importante l’inquinamento ambientale, l’uso di alcuni farmaci come la pillola o gli antibiotici, l’alimentazione povera di vitamine, minerali e antiossidanti. I raggi del sole, infatti, agiscono sull’organismo infiammandolo e, se sotto pelle esiste già una discreta infiammazione, come in presenza di una carenza di micronutrienti fondamentali per proteggere la cute, questa non fa altro che accentuarsi in modo evidente. Quando l’eritema solare compare in modo inaspettato in persone che per anni si sono serenamente esposte al sole senza alcun problema, potrebbe anche trattarsi di un’intolleranza alimentare: in genere gli alimenti più coinvolti in questo tipo di problema sono latte vaccino, fruttosio (dolcificante) e sale.
Ecco cosa fare prima di esporsi al sole
•Assumere 70 gocce di Ribes nigrum, macerato glicerico e una compressa di Coenzima Q10 al giorno per tutta la settimana che precede l’esposizione e per tutta la vacanza.
E se l’eritema è già presente, gli oligoelementi danno sollievo
Sono utili per dare sollievo e rigenerare la cute delle applicazioni sulla zona interessata di Manganese-Rame (in farmacia o in erboristeria), da effettuare utilizzando una garza sterile.
L’omeopatia cura e previene
•Assumere Apis mellifica 7CH, 3 granuli 3 volte al giorno fino al miglioramento.
•Applicare sulla parte interessata una pomata omeopatica di Apis o Calendula.
•Per il controllo della reazione infiammatoria acuta dell’eritema solare, assumere Orthohistaminum, alla diluizione 9CH, 3 granuli 3-4 volte al giorno. Questo rimedio, preso nel giorno o nei due giorni precedenti l’esposizione solare e nei giorni in cui ci si espone al sole in modo più intenso, è un’utile forma di prevenzione dell’eritema solare.
Gli alleati dell’epidermide a tavola
Alcune verdure (carote, cetrioli, lattuga, pomodori) e frutti, in particolare quelli tropicali (ananas, papaia, banana, kiwi, mango, ma anche albicocche, fichi e meloni), contengono elevate quantità di enzimi e coenzimi naturali che favoriscono i processi metabolici e anche l’abbronzatura. Uno degli enzimi più conosciuti è la bromelina, contenuta nel frutto e nel gambo dell’ananas, che facilita la digestione delle proteine e contrasta adipe e cellulite. Simili a quest’enzima sono la papaina (presente nella papaia), la ficina (estratta dal fico) e l’actinidina (contenuta nel kiwi). Per assicurarsi il corretto apporto di queste sostanze, basta consumare 200 g al giorno di tali alimenti, ricordando che l’esposizione al calore e la cottura modificano e distruggono la maggior parte degli enzimi presenti: l’ideale è consumare i cibi freschi e che non siano stati privati dell’eventuale buccia e tagliati da troppo tempo (anche questo distrugge enzimi e co-enzimi).
Cosa fare in pratica…
Per 15 giorni integra la tua alimentazione con ortaggi ricchi di enzimi (come l’insalata di albicocche proposta nella pagina precedente) e con i frutti indicati (per esempio, una macedonia di papaia, ananas, kiwi e banana, oppure il frullato di melone e carote qui indicato che contiene, tra l’altro, anche betacarotene).
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