Ad ogni ruga il suo trattamento

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Sono come mappe delle nostre emozioni e delle nostre esperienze di vita, incise sui nostri volti affinché tutti possano vederle. Le rughe sono un segno rivelatore del processo di invecchiamento, un promemoria visibile della diminuita capacità della nostra pelle di rigenerarsi. I fibroblasti, le cellule responsabili del mantenimento della struttura della nostra pelle producendo collagene ed elastina, perdono gradualmente la loro vitalità con l’avanzare dell’età. Le rughe tendono ad essere più evidenti nelle aree in cui i diversi gruppi muscolari si incontrano sul nostro viso. Tuttavia, le rughe non sono tutte uguali. A seconda della loro causa, possono essere classificate come attiniche (dipendono dall’esposizione ai raggi solari), gravitazionali (provocate dalla forza di gravità sulla pelle) o di espressione (dovute essenzialmente dalla mimica facciale). Per contrastare queste rughe sono disponibili diversi trattamenti, come la bioristrutturazione che prevede l’iniezione di sostanze nella pelle, il laser multifrax non ablativo che stimola la produzione di collagene, il filler con acido ialuronico per liftare e volumizzare il viso, la tossina botulinica per ridurre le rughe d’espressione, l’endoliFt laser per compattare la pelle dall’interno. Ogni trattamento ha istruzioni e precauzioni specifiche, come evitare l’esposizione al sole dopo il trattamento. Ma vediamo come agisce nello specifico ogni singolo trattamento.

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Pelle a chiazze

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Grazie a personaggi noti come la modella Winnie Harlow o l’attrice Kasia Smutniak, bellissime donne che hanno deciso di mostrare la “loro” vitiligine, oggi questo problema della pelle che si manifesta con chiazze bianche sul viso e sul corpo viene affrontato con maggiore positività e vissuto con meno imbarazzo. E se è vero che alcune di queste celebrità hanno scelto di non curare del tutto la vitiligine, diventata per loro un punto di forza dopo anni di battaglia sociale, le soluzioni per limitarne le manifestazioni visibili non mancano. Ne parliamo con il dottor Santo Raffaele Mercuri, primario dell’Unità di Dermatologia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano. Continua a leggere

Proteggiamo la pelle anche d’inverno

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Durante la stagione fredda la nostra pelle necessità di maggiore attenzione. Quando fa freddo la pelle rallenta la fisiologica attività di rigenerazione cellulare, riduce la produzione di grassi e diventa secca e arida. Questo avviene perché il nostro organismo, per difendersi dalle basse temperature, riduce lo spessore dei vasi sanguigni (vasocostrizione) per non disperdere calore verso l’esterno. L’organismo fa pervenire un quantitativo di sangue maggiore agli organi interni, con la conseguenza di una minore irrorazione e ossigenazione della pelle. Nello stesso tempo diminuisce la produzione dei grassi (sebo), che idratano e proteggono la pelle. Il film idrolipidico della pelle si riduce e la pelle viene aggredita dagli agenti esterni. Inoltre, la produzione di collagene subisce un calo, la pelle appare più secca e vi è un rallentamento del ricambio cellulare. Tali processi sono naturali: in inverno, infatti, la pelle subisce quasi un “rallentamento” delle proprie funzioni, ed è per questo motivo che risulta di frequente grigia e spenta. Oltre al freddo, anche l’inquinamento atmosferico può causare problemi alla pelle che appare arrossata e secca. Smog e polveri, soprattutto in città, si depositano sulla cute rendendola più sensibile e irritabile. Come proteggere la pelle d’inverno? Né parliamo con il dottor Santo Raffaele Mercuri, primario dell’Unità di Dermatologia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano. Continua a leggere