Cibi invernali, come e quando consumarli

Per contrastare il freddo e la stanchezza psichica dei mesi invernali è importante portare sulle nostre tavole dei cibi energetici, che riscaldano, ma non per questo supercalorici: il caldo dei cibi deve accrescere la nostra energia fisica, ma le calorie che assumiamo da questi alimenti sono basse se non bassissime. Ecco cosa portare in tavola

Verdura: barbabietole, broccoli, carciofi, cardi, carote, cavolfiore, cavolo cappuccio, cavolo verza, cavolini di bruxelles, cicoria , coste, crauti, erbette, finocchio, indivia, porro, radicchio, rafano, rapa, ravanello, sedano, sedano rapa, spinaci,  topinambur, valerianella, zucca.

I carciofi
Questo cibo ci può far  arrivare alle feste disintossicati e con un organismo ripulito anche dal colesterolo. I carciofi sono tra le verdure più efficaci per le proprietà depurative, diuretiche, anti trigliceridi e anti colesterolo LDL (quello “cattivo” ). L’azione diuretica non è immediata, ma si manifesta dopo un trattamento protratto per alcuni giorni. La sua azione antiossidante si manifesta sulla pelle che appare più giovane e sugli organi interni maggiormente protetti da disturbi e malattie.

Cavolfiore
E’ una verdura tipica dell’inverno ed è un alimento prezioso per i suoi principi nutritivi: potassio, calcio, fosforo, ferro, acido folico, vitamina C. Contengono inoltre principi attivi anticancro, antibatterici, antinfiammatori, antiossidanti. Sono depurativi, rimineralizzanti e favoriscono la rigenerazione dei tessuti.

Frutta: kiwi, arancia, cachi, limone, mandarino, mandarancio, mela, mela cotogna, pera, nespola, pompelmo, frutta secca.

Il pompelmo è il frutto che elimina le tossine d’inverno
E’ il frutto ideale per depurare l’organismo in profondità nei mesi invernali. Ricco di provitamina A, C, D, B1, P, ha il potere di eliminare dai nostri liquidi interni le sostanze di scarto. Ha anche una funzione antitumorale, anticolesterolo e riduce la formazione di muco e catarro.

Kiwi
E’ da sempre conosciuto per essere uno dei frutti più ricchi di vitamina C, molecola fondamentale per la formazione del collagene e per il corretto funzionamento del sistema immunitario. Inoltre possiede un’ altissima concentrazione di polifenoli.

Pesci: cefalo, merluzzo, sogliola, spigola, sardina, triglia, salmone.
Sia il pesce grasso (salmone, sardine, sgombro) e semigrasso (tonno fresco e pesce spada) e quello magro (merluzzo, orata, polpo) andrebbero consumati 2-3 volte la settimana. Per la vitamina A e D, per il valore proteico e per la presenza degli acidi grassi omega 3 risulta un alimento altamente curativo.

I cereali dei climi freddi: Avena e Grano saraceno

 L’avena è il cereale dei climi freddi e umidi, molto nutriente ed energetico: tra tutti i cereali è quello che contiene più lipidi ( 7%),  ricco in proteine, con tenori elevati in minerali e vitamine del gruppo B. E’ un cereale che riscalda quindi indicato in inverno. Va consumato sotto forma di:
– fiocchi: muesli, zuppe, torte, porridge
– farina: zuppe, focacce
– chicchi germinati.

Il grano saraceno o anche chiamato il “grano nero” è una poligonacea a foglie larghe ricca di rutina ad attività vitaminica P. E’ una pianta a ciclo vitale rapido, ma di resa molto limitata, poco esigente che può crescere su suoli poveri e resistenti al freddo. Si tratta di un cereale molto nutriente. Uno dei più ricchi di minerali (soprattutto magnesio). Il grano saraceno possiede un potere riscaldante, quindi è preferibile farne uso in inverno (moderatamente, se si è sedentari). Va consumato sotto forma di:
– chicchi decorticati
– farina
– chicchi germinati

Legumi: lenticchie contro i mali d’inverno

La lenticchia ha un alto valore nutritivo infatti contiene circa il 23 % di proteine, il 51 % di carboidrati e l’1% di grassi vegetali. E’ inoltre un legume ricco di fosforo, ferro,  potassio e vitamine del gruppo B: si può calcolare che100 gdi lenticchie crude equivalgono a circa 100g di carne. Le calorie sono 291 per 100g di lenticchie. Per chi ha problemi di meteorismo consiglio le lenticchie di Rodi già decorticate.

Silvia Trevaini
di Newsmediaset