Una pelle in ottime condizioni è sintomo anche di benessere e purificazione interiore. La fangoterapia è una cura che si dimostra efficace per molti disturbi e svolge funzione antinfiammatoria, disintossicante, rimineralizzante. Anche ossa, articolazioni e cartilagini ne traggono effetti positivi, infatti i bagni di fango sono molto utili per curare i reumatismi, l’artrite e l’artrosi. I fanghi possono essere un supporto ad una terapia farmacologica o nei casi meno gravi possono addirittura sostituirla. Ecco 5 motivi per cui è bene, di tanto in tanto, concedersi una seduta di fangoterapia…
– Se avete problemi di infiammazione agli arti, i fanghi svolgono azione antinfiammatoria inoltre sono utili per far passare i dolori.
– Servono a combattere ansia e stress perchè rilassano i muscoli e ci fanno sentire delle “donne nuove”.
– I fanghi aiutano a pulire e a disintossicare la pelle perchè assorbono le tossine e scorie e ci restituiscono una pelle levigata, morbida e purificata.
– I fanghi riattivano la circolazione e la microcircolazione infatti sono perfetti per combattere ritenzione idrica, cellulite, vene varicose.
– I fanghi termali salso-bromo idrici e di estratti di quillaja saponaria, trigonella, kigelia e luppolo sono molto utili per stimolare e valorizzare il decolté.
Come eseguire il trattamento in istituto
Per quanto riguarda le applicazioni fangoterapiche esistono delle regole ben precise. La temperatura del fango deve essere di circa 50 °C, con una media di 47 °C. La durata dell’applicazione non dovrebbe mai oltrepassare i 15-20 minuti e si effettua una sola applicazione giornaliera. Dopo l’applicazione, rimosso il fango, si effettua un bagno in acqua normale o minerale di 37-38 °C. Ogni quattro giorni è essenziale un giorno di riposo e tutto il ciclo di cura non deve superare dodici o quindici applicazioni.
Dove fare fangoterapia
I trattamenti con questo fango curativo si possono ricevere nei reparti termali di alberghi, stabilimenti termali e parchi termali. Prima della cura si deve consultare un medico termale (per lo più nello stabilimento) per evitare rischi come abbassamenti di pressione o altro. Questi prescrive la temperatura e la durata degli impacchi di fango. Ci sono dei centri benessere che offrono dei pacchetti polisensoriali cui si abbina il classico trattamento al fango con trattamenti profumati: agrumi e magnolia contro le ‘gambe pesanti’, cannella e noce moscata tonificanti ed energizzanti. La fangoterapia non va presa come un trattamento sporadico da fare una volta ogni tanto. Dietro c’è una cultura che bisogna capire e fare propria.
Ogni quanto tempo sottoporsi ad una seduta di fangoterapia
Ogni quattro giorni è essenziale un giorno di riposo e tutto il ciclo di cura non deve superare dodici o quindici applicazioni.
Località termali italiane celebri per il loro fanghi curativi
– Le terme di Fiuggi
Sono utilissime per la cura delle affezioni urinarie e dell’artrosi. Ma non è solo acqua. Ai trattamenti tradizionali si affiancano i più moderni, fanghi in primis, sotto accurato controllo medico: dopo una visita iniziale, sarà cura del personale sanitario studiare il programma di lavoro idoneo alla soluzione di esigenze specifiche.
– Abano Terme
I trattamenti prevedono l’applicazione di fango maturo per migliorare la funzionalità di parti del corpo compromesse e ridurre la sintomatologia dolorosa associata a diverse patologie. Il fango maturo qui utilizzato ha ottenuto addirittura un brevetto europeo e viene trattato alla pari di un farmaco per le sue capacità di sollecitare l’attivazione nel corpo di meccanismi naturali di autoguarigione. A livello più blando, l’impacco dei fango è utile per le proprietà estetiche e detossinanti, e si pone così come efficace strumento per la lotta contro gli inestetismi cutanei.
A casa
Stiamo attenti quando compriamo dei prodotti in commercio per fare i fanghi a casa, quale sia la reale composizione. E poi cerchiamo di capire a che temperatura è meglio fare certi impacchi sul nostro corpo. Se abbiamo problemi circolatori, per esempio, troppo caldo non va bene. E poi i trattamenti devono essere fatti in modo costante.
Già alle prime applicazioni, la pelle risulta più tonica, morbida ed elastica ed è possibile riscontrare riduzioni del “girocoscia”. I fanghi si applicano sulle parti interessate dagli inestetismi cellulitici e si avvolgono nella pellicola trasparente (quella che si usa anche in cucina). Quindi si lasciano in posa per circa 45 minuti e poi si rimuovono con acqua tiepida, magari sotto la doccia.
Per ottenere i migliori benefici, si consiglia di cominciare il trattamento con 3 applicazioni durante la prima settimana (3 giorni consecutivi), per poi passare a 2 applicazioni la seconda, la terza e la quarta settimana e quindi proseguire con 1 applicazione settimanale per mantenere i risultati conseguiti.
Silvia Trevaini
Newsmediaset