Tatuaggi, rischi e controindicazioni

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]I tatuaggi sono sempre più diffusi , ma non andrebbero presi alla leggera: in quest’articolo esaminerò i rischi e insieme a Santo Raffaele Mercuri, primario dell’unità di dermatologia del San Raffaele di Milano, vi aiuteremo a capire quali sono le precauzioni di sicurezza e i modi più utili per prendersi cura di un tatuaggio. Farsi tatuare ormai è una questione di poche ore, ma la facilità con cui al giorno d’oggi è possibile farsi fare un tatuaggio non dovrebbe impedire di riflettere bene sulla decisione di modificare il proprio corpo in modo permanente. Se prima di farvi tatuare prendete tutti i provvedimenti per proteggervi dagli eventuali rischi, quella che oggi vi sembra una buona idea ha meno probabilità di trasformarsi in rammarico in futuro.

Quali  sono le norme di sicurezza da seguire?

1. Andate in uno studio di tatuatori con personale preparato. Chiedete all’autorità sanitaria locale tutte le informazioni necessarie sulle licenze e sui requisiti di sicurezza.

2. Controllate se si lava le mani e indossa un paio di guanti nuovo per ciascun cliente.

3. Controllate se estrae l’ago e i tubicini da un pacchetto sigillato prima di iniziare a lavorare. Anche i pigmenti e i contenitori devono essere nuovi.

4. Controllate se usa un’autoclave per sterilizzare le attrezzature non usa e getta prima di usarle su un nuovo cliente. Gli strumenti e i materiali non sterilizzabili nell’autoclave, dovrebbero essere sterilizzati con un disinfettante commerciale o con una soluzione a base di candeggina dopo l’uso.

I tatuaggi possono essere pericolosi?

Il tatuaggio causa una lesione della pelle, quindi possono verificarsi infezioni cutanee e altre complicazioni. Tra i rischi da valutare ricordiamo:

• Reazioni allergiche. Gli inchiostri per i tatuaggi, soprattutto quello rosso, possono causare reazioni allergiche della pelle, che provocano un’eruzione cutanea pruriginosa nella zona tatuata.

• Infezioni cutanee. I tatuaggi possono provocare infezioni batteriche locali, caratterizzate da rossore, gonfiore, dolore e dalla presenza di pus.

• Altri problemi cutanei. In alcuni casi, intorno all’inchiostro del tatuaggio (in particolare a quello rosso), si formano piccoli rigonfiamenti, detti granulomi: il tatuaggio può provocare un ispessimento della pelle, causato dalla proliferazione del tessuto cicatriziale (cheloide).

• Patologie infettive. Se l’attrezzatura usata per realizzare il tatuaggio è contaminata da sangue infetto, c’è il rischio di contrarre diverse malattie trasmesse dal sangue, come l’epatite B, l’epatite C, il tetano e l’HIV, cioè il virus che provoca l’AIDS.

Come ci si prende cura di un tatuaggio?

• Rimuovere la medicazione dopo 24 ore.  Applicate una crema antibiotica sulla pelle tatuata per facilitare la guarigione.

• Tenere pulita la zona del tatuaggio. Usate acqua e sapone e procedete con delicatezza. Per asciugare, tamponate la pelle anziché strofinarla.

• Usare la crema idratante. Applicate una crema idratante non aggressiva sulla pelle tatuata diverse volte al giorno.

• Evitare di esporvi al sole. Tenete riparato il tatuaggio per alcune settimane.

• Fare attenzione ai vestiti. Non indossate nulla che possa aderire troppo al tatuaggio.

• Datevi due settimane di tempo per guarire. Non toccate le croste, diminuirete il rischio di infezioni, non danneggerete il disegno ed eviterete di formare cicatrici.

• Se pensate che il tatuaggio abbia fatto infezione o temete che il tatuaggio non stia guarendo correttamente, chiedete consiglio al vostro medico.

• Se volete farvi rimuovere un tatuaggio, chiedete al dermatologo informazioni sulla chirurgia laser o sulle altre possibilità di rimozione.

È possibile eliminare i tatuaggi?

Una volta i tatuaggi erano ornamenti della pelle permanenti e irreversibili ma, recentemente, i dermatologi hanno messo a punto tecniche sicure ed efficienti per rimuovere quelli non più desiderati. I tatuaggi sono opere uniche, quindi la tecnica di rimozione deve essere studiata su misura per adeguarsi al paziente. I tatuaggi possono essere rimossi da un dermatologo in ambulatorio, in anestesia locale, con diverse tecniche.

Cosa ne pensa della rimozione del tatuaggio con il laser?

Il chirurgo rimuove il tatuaggio puntando un raggio laser ad alta intensità sui pigmenti colorati: il laser è diventato la modalità di rimozione standard, perché offre un approccio “pulito”, con pochi rischi, estremamente efficace ed in grado di minimizzare gli effetti collaterali. Il tipo di laser usato dipende in genere dal colore del pigmento, ma comunque in molti casi sono necessarie diverse sedute per rimuovere completamente il tatuaggio.

Silvia Trevaini

Videonews