Curcuma e peperoncino per dimagrire

La curcuma è una spezia ottenuta dalla polverizzazione del rizoma della Curcuma longa, una pianta di origine asiatica della stessa famiglia dello zenzero. Il termine deriva dalla parola araba kourkoum, cioè “zafferano”: in effetti Marco Polo nel 1280, parlando della curcuma, affermava: “Una pianta che ha tutte le proprietà del vero zafferano senza però essere lo zafferano”. Considerata in passato una spezia sacra, ancora oggi la curcuma è molto consumata in India come condimento. In antichità era annoverata tra le medicine naturali più efficaci e in ayurveda è considerata un rimedio per la depurazione epatica, per favorire la digestione, curare le infezioni, le infiammazioni e, tra queste, soprattutto l’artrite.

Vince le infiammazioni

Secondo i principi dell’ayurveda la curcuma aiuta ad attenuare i disturbi legati al ciclo mestruale inoltre ridurrebbe la formazione di gas intestinali e lo sviluppo di vermi e parassiti. Sebbene il colore sia simile, la curcuma non è da confondere con il curry, che è invece un mix di spezie tra le quali c’è anche la curcuma (in proporzione del 30% circa). Anche nei confronti delle malattie degenerative la curcuma svolge un’azione preventiva: i popoli che ne fanno uso presentano il più basso indice di casi di Alzheimer, e gli abitanti dell’isola giapponese di Okinawa (famosa per un’alta percentuale di centenari) considerano la curcuma come uno degli alimenti indispensabili alla “dieta di lunga vita”.

Un portentoso antietà

Per le sue virtù immunostimolanti, la curcuma viene anche considerata un efficace antiage: chi ne assume anche solo un pizzico ogni giorno ripara le cellule danneggiate e favorisce la generazione di nuovi tessuti.

In polvere per insaporire i cibi

Basta un cucchiaino da tè di curcuma, aggiunto a zuppe, riso, ragù vegetali e pesce, per fare scorta della giusta dose quotidiana di antiossidanti. Può anche essere utilizzata negli infusi o nel tè verde, cui conferisce un gradevole aroma speziato.

O in compresse come integratore

La curcuma esiste anche come integratore in compresse. In questo caso la dose non deve superare una compressa al giorno, prima dei pasti, per cicli di un mese. La cura, con effetti ricostituenti, si raccomanda soprattutto al cambio di stagione.

Uno scudo naturale contro l’ictus e il cancro

La curcuma è oggi considerata un potente antitumorale: il suo principio attivo, la curcumina, che dà anche il colore giallo alla spezia, previene trombosi, abbassa il colesterolo ed è un indiscusso antiossidante. Aggiornati studi di settore oggi confermano che la curcumina è utile nella prevenzione e nella cura dei tumori soprattutto dello stomaco, dell’intestino, del colon, della pelle e del fegato. Pare inoltre che la curcuma sia un ottimo “farmaco” anche nei casi di calcoli biliari. Essendo così potente la sua azione antinfiammatoria, alcuni ricercatori hanno notato che la curcumina concorre ad aumentare i linfociti T helper nei casi di infezione da Hiv come in presenza dei virus delle epatiti.

peperoncino_mazzoPeperoncino: dimagrante naturale

Un aiuto per chi deve perdere peso arriva dal peperoncino rosso, alimento capace di ridurre i morsi della fame in chi lo assume e quindi aiutare il dimagrimento.

Il peperoncino attenua la fame

Dimagrire senza sacrifici è il sogno di chiunque. Pur se in realtà una corretta alimentazione ed esercizio fisico sono fondamentali per perdere peso, assumere regolarmente del peperoncino rosso può aiutare a placare i morsi della fame e a bruciare meglio le calorie. Ad affermarlo è uno studio apparso sulla rivista Physiology and Behavior opera dei ricercatori dell’University of West Lafayette (Stati Uniti).

Un dono della natura che arriva dall’america

Il peperoncino è un alimento utilizzato sin dall’antichità. In Europa fece la sua comparsa solamente dopo i viaggi in America di Cristoforo Colombo. La sua principale caratteristica è sicuramente quella di essere piccante. La molecola responsabile dell’effetto è la capseicina, un alcaloide che reagendo con alcuni recettori presenti sulla lingua è in grado di provocare la tipica sensazione di bruciore. Da un punto di vista curativo il peperoncino è considerato un ottimo antiossidante e antidolorifico. Non solo, ulteriori studi sembrerebbero aver dimostrato la capacità della pianta di abbassare il livello di insulina nel sangue.

Il peperoncino aiuta a bruciare calorie

Nell’ultima indagine dei ricercatori americani è emerso invece che il consumo di peperoncino porta ad una diminuzione del senso di appetito e ad una maggior quantità di energia consumata. Al risultato si è arrivati valutando il consumo calorico di 25 persone (13 delle quali consumatori abituali di peperoncino) dopo l’assunzione di una quantità moderata di peperoncino. Dalle analisi è emerso che il vegetale è stato in grado di incrementare la temperatura interna del corpo e favorire il consumo della calorie introdotte con i pasti. Come dichiara Richard Mattes, uno degli autori dello studio, “Abbiamo scoperto che mangiare peperoncino rosso può aiutare a diminuire la sensazione di fame e bruciare più calorie dopo un pasto. Questo effetto vale soprattutto per gli individui che non consumano la spezia con una certa regolarità”.

 

 

Silvia Trevaini

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