Cerette e rasoi fanno bene il loro lavoro. Ma con l’epilazione definitiva è possibile davvero dimenticarsi degli odiati peli superflui. In realtà l’aggettivo di “definitiva” non è del tutto corretto: le metodiche a disposizione assicurano infatti dall’80 al 90 per cento di peli in meno, un ottimo successo tenendo conto che quelli che rimangono crescono poi più sottili, deboli, facili da eliminare. Ne parliamo con la dottoressa Gabriela Stelian, dello studio medico Prisma di Milano, specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica, che ha voluto in modo semplice descrivere, (senza entrare nello specifico di come lavorano le diverse case produttrici) le differenze sul modo di lavorare della luce pulsata e del laser, introducendo poi questo nuovo tipo di epilazione a luce LED.
Luce pulsata e laser
Due sono le metodiche maggiormente utilizzate per eliminare radicalmente i peli: la luce pulsata e il laser a diodi. Si parla infatti di foto epilazione perché entrambe le tecniche lavorano sfruttando il principio della foto termolisi selettiva: emettono una luce che viene assorbita dalla melanina contenuta nel fusto del pelo e trasmessa, sotto forma di calore, al bulbo. Le cellule germinative vengono danneggiate e questo impedisce la ricrescita del pelo. Così, per azione dell’impulso luminoso, i peli si riducono progressivamente di numero e di spessore e nell’arco di poche sedute si assiste alla loro completa scomparsa con un risultato che permane nel tempo.
Le differenze
Il laser è particolarmente indicato per la rimozione dei peli ispidi e scuri come quelli delle ascelle e dell’inguine e per le pelli scure mentre la luce pulsata si impiega in genere sulle pelli chiare e anche in zone precise come il volto. Entrambe le metodiche, purchè utilizzate da mani esperte, sono sicure e garantiscono ottimi risultati. In ogni caso mentre un centro estetico ha in genere a disposizione un solo tipo di apparecchiatura, un medico può decidere la metodica in base a diversi parametri che possono essere il fototipo della pelle, il colore e lo spessore del pelo, la differenza più o meno marcata di colore tra il pelo e la pelle, la densità e la profondità dei follicoli piliferi ma anche la risposta stessa del pelo nel corso dei trattamenti. Le due metodiche poi, sempre a discrezione del medico, possono essere combinate per ottenere le migliori pestazioni.
Il numero di sedute
La necessità di sottoporsi a più sedute nella stessa zona è dettata dal fatto che il laser e la luce pulsata possono intervenire solo sui peli in fase di crescita(anagen) mentre non riescono a fare nulla su quelli in fase di riposo. I follicoli dei peli presenti in una determinata zona possono trovarsi in fasi diverse e intervenire in tempi differenti significa quindi raggiungere tutti i peli nella fase anagen. Il numero delle sedute necessarie a eliminare la peluria varia, sia per il laser che per la luce pulsata, da uno a quattro in base a vari fattori come l’ampiezza dell’area da trattare, il tipo di pelo e la risposta personale. Occorre tener presente però che con il laser sono in genere necessarie due, tre sedute di meno rispetto alla luce pulsata. I trattamenti durano circa 30 minuti e vengono programmati a cadenza mensile o bimestrale a seconda della grandezza dell’area trattata.
Il LED
In tema di foto epilazione la novità è rappresentata dell’epilazione fotodinamica a LED. Indicata in maniera particolare per i peli chiari, persino quelli bianchi e su punti ridotti come il viso, utilizza una luce fredda a LED. Prima del passaggio della luce è necessario applicare una crema fotosensibile a base di acido- levulinico che innesca una serie di reazioni capaci di portare alla distruzione delle cellule germinative. Prima della seduta è necessario non depilarsi per due- quattro settimane e fare una ceretta a caldo il giorno precedente: l’estirpazione del pelo con questa tecnica porta a una lieve infiammazione nei follicoli utile a favorire l’assorbimento della crema fotosensibile. Il passaggio della luce LED è del tutto indolore; al termine della seduta viene applicata una crema antibiotica: è importante non esporsi al sole nelle 48 ore successive. Il numero di sedute, da effettuare a cadenza mensile, varia da tre a sei in base all’estensione dell’area da trattare e alla densità della peluria. Il costo è di circa 800 euro per ogni mezz’ora di seduta.
Silvia Trevaini
Videonews