Il dibattito sull’influenza dei videogiochi è inquinato alla radice. Per anni si è discusso se questo tipo di strumenti di divertimento fossero “educativi” o meno, poi se avessero influenza sulle funzioni intellettive e sullo stato mentale, fino ad arrivare a parlare con una certa facilità di “dipendenza da videogiochi”. Ce ne parla il Dott. Matteo Pacini, psichiatra del Centro Medico Visconti di Modrone.
Quel che si può dire nella pratica clinica, innanzitutto, è che la questione videogiochi non emerge spesso nelle storie dei pazienti adulti (che pure sono in parte cresciuti coi primi videogiochi, e comunque sono in parte utilizzatori dei videogiochi moderni). Di solito quindi sono genitori di adolescenti a protestare perché i figli dedicano troppo tempo a questo tipo di attività, dimostrando invece disinteresse per altre, sociali o più costruttive, e manifestano reazioni di rabbia e violenza se si impedisce loro di utilizzare i videogiochi. Continua a leggere