Pancia piatta e fisico scolpito con il Motr, un attrezzo del Pilates da poco arrivato nelle nostre palestre. Si chiamava “Core fitness roller” e negli USA era già di tendenza. Era un attrezzo utilizzato nei più blasonati studi Pilates e molti esperti del settore lo definivano il più innovativo mai concepito. Oggi ha cambiato nome, è diventato Motr, acronimo di “more than a roller” (più di un semplice cilindro) con riferimento al roller, il tubo usato come supporto negli esercizi di Pilates. Ed è finalmente approdato nelle nostre palestre. L’attrezzo è un cilindro poco più lungo di 1 metro , con un braccio metallico trasversale ad un’estremità, da cui partono due cavi avvolgibili dotate di maniglie. Basta metterli in tensione per eseguire un’infinità di esercizi di tonificazione. Come sempre accade nel Pilates, si punta molto sull’ascolto di sé, sul controllo della postura e sul mantenimento di un assetto corporeo bilanciato. Certo, chi viene dal Pilates è agevolato, ma la allenamento con il Motr è adatto a tutti, perché l’approccio è dolce, personalizzato e l’intensità delle lezioni è modulabile secondo le capacità individuali.
Addominali d’acciaio
Il gruppo è costituito da sole donne, di età diverse. Tutti arrivano dall’esperienza del Pilates e sono entusiaste del nuovo attrezzo. Perché? Le risposte sono concordi: fa lavorare insieme tutte le zone del corpo con effetto molto allenante. Penso che eseguire delle esercizi mantenendosi in equilibrio su un’attrezzo con sezione rotonda sarà una bella sfida: il consiglio per chi non ha mai provato a tener addominali, pavimento pelvico e glutei sempre attivi. I muscoli del corpo vi aiuteranno a fare qualsiasi cosa sul Motr. Musica in sottofondo, piedi nudi o con le calze antiscivolo, specchi per controllare l’allineamento del corpo: un’atmosfera che fa molto allenamento da ballerine.
Gambe, spalle, braccia
La parte iniziale della lezione prevede esercizi di mobilizzazione del collo, delle spalle, della zone scapolare. Sono tutti movimenti tipici del Pilates, ma si seguono stando in piedi sopra al roller e tenendo impugnate le estremità delle cinghie. Il controllo della postura è una costante del lavoro, lo si capisce già dei primi minuti. All’inizio ci sentiamo un po’ insicure su quel appoggio cilindrico, ma basta poco per raggiungere l’assetto giusto per non perderlo. Gli esercizi che si susseguono hanno ritmi diversi. Ora sono più lenti e statici, ora più dinamici, con movimenti che ricordano quasi l’aerobica: ad esempio quando si sale e si scende dal Roller, prima con un piede e poi con l’altro, combinando questo su e giù alternato con dei knee-up (sollevamenti del ginocchio) o dei piccoli slanci delle gambe dietro.
Combinazioni vincenti
La caratteristica del lavoro è che la serie di esercizi combinano movimenti delle gambe e azioni delle braccia grazie alle cinghie: curl per i bicipiti, aperture laterali, alzate frontali, spinte all’indietro per i tricipiti. E poi si passa agli addominali, sdraiandosi sul roller in modo che le cinghie siano posizionate dietro la testa e che, tirandole in avanti, si mettono in gioco braccia e pettorali, ma si aumenti anche l’intensità degli esercizi specifici per l’addome. Stare supine su un tubo richiede di per se un impegno dei muscoli addominali profondi, per evitare di rotolare di lato: se a questo aggiungete crunch e roll-back, l’esercizio del Pilates in cui si parte sedute, e risucchiando l’ombelico, si inclina il busto all’indietro fino a sdraiarsi, il risultato è un training a prova di pance piatte.
Nulla è trascurato
La varietà di esercizio è incredibile. Le cinghie non si affermano solo con le mani, ma nelle loro maniglie si possono inserire anche i piedi, sfruttando così la resistenza per attivare i muscoli delle gambe o i glutei. Ad esempio, stando sdraiate sul cilindro con le cinghie ai piedi, si effettuano flesso estensioni delle gambe, aperture e chiusure, sollevamenti e inclinazioni di vario tipo. Oppure, rimanendo in quadrupedia, con un solo ginocchio in appoggio sul roller e le mani sull’elemento trasversale dell’attrezzo ( è una delle posizioni più impegnative, perché l’intensità è massima), si eseguono con la gamba libera tutti i più classici esercizi per i glutei. Naturalmente mettendo in tensione la cinghia. Si e si fatica, inutile negarlo, ma un’ora passa più in fretta di quanto si crede e alla fine ci si sente soddisfatte di tanto impegno.
Più di un semplice cilindro
Dal punto di vista della tonificazione, permette un allenamento più completo sia rispetto al Pilates a corpo libero, sia rispetta al Pilates con i grandi attrezzi, che resta più focalizzato sulla postura. Non solo. Le elezioni sono più dinamiche, varie e per questo divertenti, perché si ispirano a forme di fitness diverse, anche se l’impronta più caratteristica resta quella del Pilates tradizionale.
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