Avete mai confuso un sogno con la vita?
O rubato qualcosa pur avendo i soldi in tasca?
Siete mai stati giù di giri?
O creduto che il vostro treno si muovesse mentre invece era fermo?
Forse ero pazza e basta, forse erano gli anni ’60 o magari ero solo una ragazza interrotta
(Ragazze interrotte, J. Mangold, 1999)
E’ opinione diffusa che il disturbo bipolare si identifichi con l’alternanza di fasi di depressione con fasi di esagerata euforia, indicata quest’ultima con il termine tecnico di “mania”. “Di fatto questa concettualizzazione del disturbo si può riservare ad una minoranza di casi: esistono infatti numerosi sottotipi di disturbo bipolare, di gran lunga più frequenti, nei quali l’euforia cede il posto all’aggressività, all’impulsività, i sintomi comportamentali prevalgono sui vissuti soggettivi, o l’alternanza fra sintomi depressivi e maniacali è talmente rapida, anche all’interno di una stessa giornata, che può risultare difficile separare in modo chiaro le due opposte polarità del disturbo”, ci spiega la dottoressa Cristina Toni del Centro Medico Visconti di Modrone, di Milano. Se questa osservazione è valida per l’adulto, lo è ancora di più per l’adolescente. Nell’età evolutiva, infatti, il disturbo bipolare tende a non manifestarsi con episodi distinti di depressione o euforia, quanto, più spesso, con una disregolazione emotiva persistente, in cui sintomi depressivi e maniacali si alternano e susseguono a distanza di brevissimo tempo, anche nell’ambito della stessa giornata, spesso sovrapponendosi e configurando quadri definiti “stati misti”, proprio per la copresenza di manifestazioni di opposta polarità. Continua a leggere