Frutta o grassi?
Questo è un dilemma con cui vegani e crudisti hanno spesso a che fare! Avocado, noci, semi e oli, d’oliva e di altro tipo… quanto ti piacciono e quanto ne fai uso nella tua dieta? Fonti di grassi come queste sono salutari, ma molto più spesso di quanto pensiamo il problema è la QUANTITA’. Certo, l’avocado contiene i cosiddetti “grassi buoni”, che non sono dannosi come quelli del burro. L’avocado contiene molti polifenoli e nutrienti che lo rendono differente (in senso positivo) da altri tipi di grasso. L’avocado contiene anche molte fibre. Se ne mangi qualche fetta nell’insalata, perciò, nessun problema… anzi. Ma se in una giornata sommi una serie di grassi come: olio d’oliva e/o di altro tipo, noci e semi, burro di noci o semi (tipo tahin, crema di mandorle, ecc.), avocado, puoi arrivare a una quantità di grassi considerevole, che andrà ad alterare la tua sensibilità insulinica. Se a questo aggiungi poi una bella quantità di frutta, può diventare un problema. L’eccesso di grassi va a peggiorare la risposta insulinica all’ingestione di frutta e amidi. Nel sangue rimangono intrappolati troppi zuccheri e la tua salute comincia a peggiorare. Un cucchiaio d’olio d’oliva ogni tanto non è un problema… ma hai mai calcolato di quanto olio fai effettivamente uso ogni giorno? Senza accorgercene, possiamo facilmente arrivare a consumarne a bicchieri! Affrontiamo l’argomento tanto discusso sui grassi insieme al nostro esperto di alimentazione fruttariana Giorgio Bogoni. Vediamo cosa ne pensa. Continua a leggere