Quando si parla di come mantenere fresca e giovane la pelle, si pensa subito a rendere inossidabile quella del viso. Per cui punteremo i riflettori su questa zona, senza dimenticare che anche quella del corpo non resta immune al passare del tempo (comprese le mani). Le cure anti- age sono l’unica arma, insieme ad un corretto stile di vita quotidiano ( sana alimentazione, attività fisica, niente alcol e fumo), per mantenerla elastica, luminosa, omogenea, soprattutto dai 40 anni in poi, quando realmente si inizia a toccare con mano che la pelle invecchia. Un processo di “degenerazione” che scatta qualche anno prima, già verso i 30, quando appaiono i primi segni. Il primo più evidente è la disidratazione. Le cellule dell’epidermide unite nello stato corneo da alcune sostanze cementanti, quali i ceramidi, rendono la pelle turgida, flessibile, impermeabile e quindi costantemente idratata; ma con l’avanzare dell’età il numero di ceramidi diminuisce, la cute diventa fragile, facile alle desquamazioni, alle rughe e alle screpolature, mentre al tatto appare ruvida e secca. Il tempo, inoltre, modifica la cute anche a livello più profondo, nel derma, dove si evidenzia una graduale degenerazione di quella che rappresenta la matrice di sostegno del tessuto connettivo. Approfondiamo l’argomento con il professor Santo Raffaele Mercuri, primario dell’unità di dermatologia del San Raffaele di Milano… Continua a leggere