I medici, infatti, consigliano in prima battuta una corretta igiene del sonno, basata sul rispetto degli orari in cui coricarsi e alzarsi dal letto, su una cena leggera che escluda caffeina e alcolici, sulle caratteristiche ideali della camera da letto (buia, silenziosa, non troppo calda) e su abitudini serali da abolire, quali praticare attività fisica intensa o fare un bagno caldo appena prima di coricarsi. Se però l’insonnia è dovuta ad altri fattori, quali per esempio stress in ambito lavorativo o familiare, menopausa o età avanzata, la sola igiene del sonno può non essere sufficiente. Prima di ricorrere ai farmaci, che nel breve periodo comportano effetti indesiderati quali sedazione diurna, senso di testa leggera, vertigini e a lungo andare possono interferire con la memoria e instaurare una dipendenza, un’ulteriore possibilità è offerta dagli integratori contenenti principi attivi di origine naturale. La valeriana, per esempio, è utile nel favorire il rilassamento in caso di stress e un sonno sereno.
Se il sonno è una funzione fisiologica, l’addormentamento è a tutti gli effetti un comportamento appreso, da favorire attraverso una buona igiene del sonno, soprattutto in momenti delicati come l’inizio della scuola che può creare un po’ d’ansia nei piccoli studenti. Vediamo come aiutarli:
- Rendere la cameretta un luogo il più possibile rilassante, quindi senza luce diretta, silenzioso, arieggiato e preferibilmente in ordine.
- Circa una settimana prima dell’inizio delle lezione, l’andata a letto va anticipata gradualmente, fino a raggiungere l’orario desiderato.
- Non fare addormentare i bambini più piccoli nel lettone o sul divano nella speranza di favorire il sonno.
- Evitare che dopo il primo pomeriggio vengano assunte bibite eccitanti a base di caffeina, teina o bevande energetiche.
- Ultimo, ma di certo non meno importante, tenere fuori dalla stanza la tecnologia. Bambini e ragazzi non dovrebbero mai tenere dispositivi elettronici in camera; tablet, smartphone, computer, ma anche il televisore, attraverso la luce degli schermi, rallentano la produzione di melatonina, ma soprattutto determinano un’iper-stimolazione cognitiva, che ritarda l’addormentamento fino a inibirlo del tutto, oltre a peggiorare la qualità del sonno in modo importante.
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