A cosa serve la MOC?

L’esame diagnostico di riferimento per la quantificazione della densità minerale ossea e la definizione di uno stato di osteoporosi, come riconosciuto dalla Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.)  è la Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC DEXA), in grado di diagnosticare e classificare l’osteoporosi. Ne parliamo con il Dottor Andrea Caprotti, responsabile del Servizio di Diagnostica per Immagini del Centro Medico Visconti di Modrone. La MOC è un esame indispensabile per determinare la precisa entità della riduzione della mineralizzazione e quindi la gravità dello stato di osteoporosi, particolarmente utile per le donne in menopausa, maggiormente a rischio. L’osteoporosi è una condizione patologica caratterizzata dalla progressiva diminuzione della massa ossea con indebolimento della architettura scheletrica. La condizione determina una maggiore fragilità ossea con conseguente incremento del rischio di fratture, più frequenti a livello di polso, vertebre e anca.
La mineralometria ossea computerizzata quantifica quindi il grado di osteoporosi e calcola il conseguente rischio di frattura a 10 anni.

Dott. Andrea Caprotti

La misurazione delle densità ossea può essere effettuata in diversi modi, servendosi di ultrasuoni su ossa di piccole dimensioni (avambraccio o calcagno), la TC (vertebre lombari) oppure apparecchiature specifiche, come quella di ultima generazione presente presso il Centro medico Visconti di Modrone MOC DEXA a doppia energia (Dual Energy X-ray Absorptiometry).

Obiettivo della MOC è la quantificazione della densità minerale nelle ossa di un’area campione dello scheletro, solitamente la colonna lombare e il collo del femore o, più raramente l’intero corpo (MOC Total Body). La macchina procede in modo automatico, indicando la massa ossea (o densità minerale ossea), cioè la quantità di minerali espressa in grammi contenuta nel nostro scheletro.

La MOC-DEXA utilizza una bassissima dose di raggi X, di gran lunga inferiore rispetto a quella utilizzata per una normale radiografia, di poco superiore a quella del fondo ambientale e può essere ripetuta nel tempo senza problematiche protezionistiche, non necessita di alcuna preparazione specifica e dura solo pochi minuti. Il paziente è comodamente sdraiato su un lettino dove lo strumento di emissione dei raggi X, sottostante il materassino, scorre accoppiato a un braccio mobile che supporta il rilevatore dei raggi che attraversano il corpo. L’esame non è invasivo, è indolore e può essere effettuato a qualunque età senza particolari controindicazioni. esclusa la gravidanza.

Il software, a fine esame, fornisce i l valori medi del BMD (Bone Mineral Density) e altri valori assoluti, determinanti per definire la classificazione della condizione rilevata secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità):

  • normalità
  • osteopenia (inziale depauperamento calcico che non raggiunge il grado definito di osteoporosi)
  • osteoporosi (ulteriore decremento del tenore calcico determinante un aumento rischio di frattura).

La MOC è la tecnica di riferimento per prevenire, diagnosticare e controllare l’evoluzione dell’osteoporosi trovando elettiva indicazione nella età avanzata, in caso di menopausa precoce o familiarità per osteoporosi. L’esame è tuttavia molto utile anche in donne giovani con amenorrea o anoressia nervosa, in chi pratica sport sottoponendosi a sollecitazioni e infortuni da stress e in qualunque caso si sospettino condizioni potenzialmente responsabili di rarefazione dell’osso (ad esempio malattie come celiachia, ipertiroidismo o iperparatiroidismo).

 

trevaini50Silvia Trevaini

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