Una menopausa felice è possibile?

Sfatiamo un mito: la menopausa non porta obbligatoriamente con sé problemi, soprattutto se “preparata” con anticipo. È infatti possibile intervenire durante il periodo fisiologico che la precede e la segue, minimizzando i sintomi fisici ed emotivi che si manifestano durante la cosiddetta sindrome climaterica.

“Non esiste un’età precisa per entrare in menopausa, ma la progressiva carenza di estrogeni può provocare alcuni tipici segnali che ci indicano che è cominciato il periodo di transizione ben prima che il ciclo mestruale scompaia: il ciclo diventa più ravvicinato o più lungo, la durata del flusso diminuisce, possono insorgere vampate e sudorazioni improvvise, cambiamenti nel tono dell’umore con eventuale ansia, tendenza depressiva, calo della libido, difficoltà di concentrazione, tachicardia e insonnia”, ci spiega Alessia Daturi, naturopata presso la Scuola italiana di medicina olistica di Milano.

È proprio alla comparsa dei primi sintomi che si può intervenire con alcune misure atte a modulare l’espressione ormonale.

A livello alimentare si consigliano cibi ricchi di: vitamina E per sostenere la produzione di estrogeni, come l’olio di germe di grano o l’olio di semi di lino; vitamine del gruppo B, contenute nei cereali come grano, orzo e miglio o nei legumi e nel polline; calcio, contenuto nelle crucifere, verdure a foglia verde, mandorle e sesamo; fitoestrogeni che si trovano in aglio, legumi e erbe aromatiche quali salvia, basilico, rosmarino e spezie come il cumino. La vitamina D può essere integrata e assunta in un vettore preferibilmente lipidico come olio d’oliva o di avocado.

Tra i rimedi della natura sono opportuni cicli di fitocomplementi quali il Lampone gemmoderivato (Rubus idaeus L. MG) e il Mirtillo rosso gemmoderivato (Vaccinium vitis idaea L. MG), anche abbinati, entrambi riequilibranti dell’asse ipotalamo- ipofisi- gonadi e dei tessuti estrogeno dipendenti, nonché favorenti la sintesi di fitoestrogeni.

Un’altra pianta molto interessante è lo Shavatari (Asparagus racemosus estratto secco), la pianta femminile per eccellenza nella medicina ayurvedica, il cui nome sanscrito significa “colei che possiede cento mariti”.  È indicata per mantenere giovani i tessuti del sistema riproduttivo femminile, grazie alle sue proprietà antiaging e antiossidanti e inoltre regolarizza il ciclo mestruale.

L’oligoelemento diatesico Manganese Cobalto è molto indicato in questa fase di transizione, contribuendo a migliorarne gli eventuali sintomi, cosi come l’oligoelemento Zinco Rame, specifico sull’asse ipotalamo-ipofisi- gonadi. I due rimedi sono abbinabili, una fiala del primo al mattino a digiuno e una fiala del secondo a giorni alterni, eventualmente la sera.  Il contenuto delle fiale va tenuto in bocca per circa un minuto prima di deglutirlo.

Abbinando infine anche un regolare esercizio fisico la menopausa non fa più paura, la transizione è più dolce e la sua comparsa può essere addirittura rimandata!

Tutti i rimedi proposti vanno condivisi con il medico curante in caso di neoplasie ormonodipendenti

trevaini50Silvia Trevaini

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