Obiettivo Benessere

Prevenzione oncologica

In Italia sono almeno 3 milioni e mezzo le persone con un tumore che a causa del lock-down hanno dovuto sospendere le visite mediche, i controlli e a volte le terapie. Visite, esami e interventi ritardati o cancellati per decine di migliaia di malati di cancro e di cuore. Con quali conseguenze per la loro salute? L’effetto di questo ritardo diagnostico non è facile da prevedere sul lungo periodo. Quello che è certo è che è importante riprendere l’attività diagnostica recuperando gli esami programmati e non eseguiti.  La diagnosi precoce è infatti fondamentale per una prognosi più favorevole di tutte le malattie oncologiche. Ogni giorno il nostro corpo ci manda diversi segnali, che spesso trascuriamo. I più piccoli cambiamenti potrebbero, con il passare del tempo, evolversi in disturbi pericolosi per la nostra salute. Ed è per questo che è importante prevenirli attraverso delle visite di check-up e monitorarli in maniera sempre più costante. Malattie come il diabete di tipo 2, alcuni tipi di tumori e di demenze si possono in parte prevenire. Quasi l’80% dei casi di malattie cardiache e gli ictus possono essere evitabili se le persone sono disposte a modificare il proprio stile di vita. La prevenzione, in sanità, è il complesso delle misure utili a prevenire la comparsa, la diffusione e la progressione delle malattie e il determinarsi di danni irreversibili quando la patologia è in atto. L’obiettivo di tutte le strategie di prevenzione è la riduzione del rischio e quindi della mortalità per cancro. Le misure di prevenzione non sono limitate solo alle fasi che precedono l’insorgenza della malattia (prevenzione primaria), ma possono essere applicate anche quando la malattia è già presente (prevenzione secondaria e terziaria). Abbiamo quindi tre tipi di prevenzione:

-prevenzione primaria: vengono individuati i fattori di rischio che possono provocare l’insorgere delle malattie e di conseguenza vengono ridotti o eliminati;

-prevenzione secondaria: è un insieme di esami allo scopo di individuare la presenza della malattia e lo stadio di avanzamento;

-prevenzione terziaria: è rivolta a ridurre la gravità e le complicazione di malattie ormai instaurate e sconfina spesso nella terapia.

Approfondiamo l’argomento della prevenzione insieme al Dott Mario Roncadin, medico chirurgo specialista in radiologia e specialista in oncologia presso il Santagostino di Milano.

Dott Roncadin perché è importante la prevenzione?

La prevenzione e la promozione della salute sono due aspetti fondamentali per ridurre l’incidenza delle malattie e la mortalità. Sono infatti molte le malattie, e tra queste rientrano le malattie cardiache e gli ictus, il diabete di tipo 2, alcuni tipi di tumore e demenze, che potrebbero essere significativamente ridotte attraverso un efficace piano di prevenzione, che comprenda controlli regolari e screening (come il pap test o la mammografia) e uno stile di vita sano e attivo.

Che cos’è un fattore di rischio?

Si definisce come fattore di rischio una condizione che è statisticamente associata a una malattia, influenzandone lo sviluppo e il decorso. Generalmente si suddividono i fattori di rischio in modificabili e non modificabili.

I fattori di rischio modificabili sono quelli direttamente collegati alle proprie scelte e al proprio stile di vita, ad esempio:

Tra i fattori di rischio non modificabili, su cui cioè non è possibile intervenire direttamente, troviamo:

A che età occorre cominciare a fare prevenzione?

L’impostazione di un piano di prevenzione è strettamente legato ai fattori di rischio modificabili e non modificabili, per questo motivo è importante affidarsi a un medico in grado di strutturare un percorso di prevenzione completo e personalizzato. Questo è importante soprattutto nel caso in cui ci sia familiarità con patologie come tumori, malattie cardiovascolari o diabete. La prevenzione è importante fin dall’età giovanile: le giovani donne dovrebbero effettuare un pap test ogni 3 anni dall’inizio dell’attività sessuale e controlli periodici al seno (oltre alle visite ginecologiche annuali), mentre per i maschi è consigliata almeno una visita dall’andrologo già dall’adolescenza. In ogni caso ricordiamoci quanto detto prima: gli screening sono uno strumento fondamentale di diagnosi precoce – detta anche prevenzione secondaria – che consentono cioè di identificare la malattia prima che questa si manifesti clinicamente. La prevenzione primaria, che consiste nell’adottare alcune abitudini sane come un’alimentazione corretta, non fumare e fare attività fisica, dovrebbe essere sempre adottata, indipendentemente dall’età.

Come affrontare esami e visite mediche con serenità?

La paura degli esami e dei controlli medici è molto più comune di quanto si pensi, e spesso hanno a che fare con la paura dell’ignoto e della sofferenza, nostra o dei nostri cari. Tuttavia non dimentichiamoci che la diagnosi precoce può salvare la vita. Un tumore al seno diagnosticato allo stadio 0 o allo stadio 1 hanno ormai un tasso di sopravvivenza prossima al 100%.

Oltre agli esami cosa fare per prevenire?

Come anticipato, la prevenzione delle malattie passa da due strade: la prima, detta anche prevenzione primaria, ha l’obiettivo di evitare che la malattia si presenti, in individui e soggetti sani. La seconda, detta anche prevenzione secondaria, ha lo scopo di intercettare ed intervenire su eventuali lesioni prima che la malattia si manifesti clinicamente, tramite screening e diagnosi precoce. Insieme ai controlli periodici, per prevenire le malattie è fondamentale adottare uno stile di vita sano, intervenendo quindi sui fattori di rischio modificabili. In sintesi: “Prevenire è meglio che curare”: è più facile raggiungere il risultato e costa meno in termini socio-economici.

 

Silvia Trevaini

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