L’aneurisma colpisce in media cinque persone ogni mille e viene definito un killer silenzioso perché nella maggior parte dei casi non provoca sintomi: spesso viene addirittura scoperto accidentalmente durante esami radiologici prescritti per altri problemi di salute. L’aneurisma più subdolo e sfuggente è quello che interessa il tratto ascendente dell’aorta, che in genere rimane asintomatico fino a quando non si verifica la dissezione (cioè la lacerazione dello strato più interno della parete vascolare) oppure la rottura: l’emergenza in questi casi è evidente, perché causa un forte dolore dietro lo sterno e uno shock dovuto al calo di pressione del sangue, che non arriva a sufficienza ai vari organi provocando l’ischemia. Se l’aneurisma interessa l’arco aortico e comprime esofago e trachea, allora possono insorgere difficoltà nell’alimentarsi, cambiamenti nel tono della voce o una paralisi del nervo laringeo che muove le corde vocali. Nel caso di aneurisma dell’aorta toracica o addominale, invece, i sintomi sono in genere modesti e difficili da inquadrare senza ulteriori indagini. Continua a leggere