Il massaggio linfodrenante

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Nella stagione invernale anche la circolazione rischia di andare in letargo. Si abbandonano gli sport all’aperto, si cede alla pigrizia, si soggiorna a lungo in ambienti ultrariscaldati, indossando calze e pantaloni pesanti. Le conseguenze immediate: gambe gonfie e doloranti alla sera. Le conseguenze sulla lunga distanza: cellulite e nuovi cuscinetti nei punti critici (cosce, glutei…), che salteranno fuori a primavera dagli abiti più leggeri. La stasi linfatica, poi, si fa sentire su tutto l’organismo, appesantito dal progressivo accumulo di scorie e tossine. Meglio giocare d’anticipo, muovendosi il più possibile e dando una mano al sistema circolatorio. Come? Con una tecnica manuale, che risale addirittura al 1930, ma rivisitata in chiave moderna. Dall’unione del “vecchio” massaggio linfodrenante e dei nuovi macchinari a ultrasuoni focalizzati, infatti, nasce un protocollo capace di eliminare i ristagni di liquidi, con un immediato effetto detox che si traduce in benessere psicofisico e una silhouette più “leggera”. Continua a leggere