Il ritorno del lifting

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Negli ultimi anni si è assistito ad un notevole cambiamento nel mondo della chirurgia estetica. Mentre le procedure non invasive come il botox e i filler hanno guadagnato un’enorme popolarità, il classico lifting sta tornando alla ribalta. Negli anni il lifting si è fatto sempre più “mini”, anche perché alla chirurgia ci si avvicina sempre prima, senza aspettare che i segni dell’invecchiamento diventino eccessivi. Spetta al chirurgo decidere se eseguire uno o l’altro, in base a una valutazione oggettiva. I prezzi variano in base alla città, alla clinica, al chirurgo. Si va dagli 8.000 euro/10.000 euro per il minilifting ai 10.000 euro/15.000 euro per il lifting, compresi i costi della struttura (sala operatoria con tutta l’equipe).  Cosa distingue esattamente queste due procedure? Vediamo le differenze principali.

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Vite e uva: le cure di settembre

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La vite e i suoi frutti sono utilizzati da secoli per i loro benefici per la salute, in particolare durante il mese di settembre quando sono nel loro periodo migliore. Questa pianta riveste un grande significato nelle civiltà mediterranee, poiché è stata fonte di nutrimento e rimedi che risalgono a migliaia di anni fa. È un simbolo della divina provvidenza, essendo il vino l’apice della sua trasformazione da semplice materia a essenza spirituale, incarnando l’essenza della vita stessa. In tempi più recenti, l’attenzione si è spostata verso l’uva e il vino grazie alla scoperta del resveratrolo, un composto fitochimico altamente ricercato rinomato per le sue notevoli proprietà antietà. Questa sostanza supera le capacità antiossidanti sia della vitamina C che della vitamina E, non solo combattendo l’infiammazione causata dai dannosi radicali liberi, ma anche salvaguardando la vitalità cellulare e preservando il benessere generale. I suoi benefici si estendono alla prevenzione dei disturbi legati all’età come problemi cardiovascolari, diabete di tipo 2, artrosi e malattie neurovegetative. Inoltre, il resveratrolo stimola i processi coinvolti nella riparazione del DNA ed è attualmente oggetto di studio per i suoi potenziali effetti antitumorali, in particolare nell’inibizione della crescita delle cellule tumorali.

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