
C’è un momento in cui sentiamo il bisogno di prenderci più cura di noi stessi. Le giornate sembrano scorrere con più chiarezza, cresce il desiderio di sentirci in forma, leggeri, pieni di energia. Ed è proprio quando iniziamo ad ascoltare il corpo con maggiore attenzione che possono emergere disturbi rimasti a lungo silenziosi. Tra questi, quelli legati al funzionamento della tiroide sono tra i più frequenti – e spesso sottovalutati. La tiroide è una piccola ghiandola dalla grande responsabilità: regola il metabolismo, l’energia, la temperatura corporea e molti altri processi vitali. Quando non funziona correttamente, invia segnali che possono essere molto diversi tra loro e spesso confusi con altri disturbi. Stanchezza cronica, sbalzi d’umore, difficoltà a dormire, gonfiore, variazioni di peso: tutti sintomi che molte persone, soprattutto donne, attribuiscono allo stress o all’età, senza pensare alla tiroide. In questo articolo esploriamo le principali disfunzioni tiroidee, i sintomi da non ignorare, gli esami utili per individuarle e il legame – spesso frainteso – tra tiroide e peso corporeo. Un piccolo viaggio informativo per imparare a riconoscere i segnali del corpo e prenderci cura della nostra salute con più consapevolezza.
Quando la tiroide rallenta: l’ipotiroidismo
L’ipotiroidismo è la disfunzione tiroidea più diffusa. Si verifica quando la tiroide lavora a rilento, producendo una quantità insufficiente di ormoni fondamentali per il metabolismo. Le conseguenze di questo rallentamento si fanno sentire in modo sottile ma costante: senso di fatica persistente, aumento di peso, pelle secca, capelli fragili, intolleranza al freddo, ma anche alterazioni dell’umore che possono arrivare fino a una forma lieve di depressione. Questo disturbo colpisce in particolare il sesso femminile: le donne, infatti, sono fino a 9 volte più soggette all’ipotiroidismo rispetto agli uomini. Fortunatamente, oggi la medicina offre diverse opzioni terapeutiche. La terapia ormonale sostitutiva resta il trattamento di riferimento, ma negli ultimi anni le formulazioni si sono evolute, per rispondere meglio alle esigenze dei pazienti. Oltre alle classiche compresse, esistono formulazioni liquide o in capsule molli, che migliorano l’assorbimento e risultano più tollerate da chi ha intolleranze a determinati eccipienti. In alcuni casi, questi nuovi preparati permettono una maggiore flessibilità nei tempi di assunzione, rendendo la gestione della terapia più semplice, anche in vista dell’estate e dei ritmi più variabili delle vacanze.
Quando la tiroide accelera: l’ipertiroidismo
All’estremo opposto troviamo l’ipertiroidismo, una condizione in cui la tiroide è iperattiva e produce troppi ormoni, mandando il metabolismo in overdrive. Il corpo reagisce in modo evidente: calo di peso rapido e non intenzionale, nervosismo, ansia, palpitazioni, sudorazione eccessiva e intolleranza al caldo sono alcuni dei segnali più comuni. Anche in questo caso, la condizione interessa più frequentemente le donne, e può essere causata da patologie autoimmuni come il Morbo di Basedow, oppure da noduli tiroidei che producono ormoni in eccesso. Il trattamento dipende molto dalla situazione specifica: può prevedere farmaci antitiroidei, che riducono la produzione ormonale, oppure – nei casi più complessi – si può optare per il trattamento con iodio radioattivo o, in ultima istanza, per l’intervento chirurgico di rimozione parziale o totale della tiroide. Dopo una tiroidectomia, è quasi sempre necessario assumere ormoni tiroidei sintetici per compensare l’assenza della ghiandola. Per questo, è importante che il percorso terapeutico sia sempre personalizzato e monitorato nel tempo, soprattutto nei periodi in cui l’organismo è più soggetto a variazioni, come durante i cambi di stagione.
Come riconoscere i segnali e fare una diagnosi
Capire se la tiroide è in difficoltà non è sempre facile. I suoi sintomi sono spesso generici e possono essere confusi con stress, disturbi ormonali, ansia o semplice stanchezza accumulata. Proprio per questo, è importante sapere quali strumenti abbiamo a disposizione per individuare un problema tiroideo in fase precoce. Oltre agli esami del sangue, che misurano i livelli di TSH (l’ormone che stimola la tiroide), T3 e T4, negli ultimi anni si è diffuso l’uso dell’ecografia tiroidea. Si tratta di un esame non invasivo, indolore e privo di controindicazioni, che permette di osservare la struttura della ghiandola, evidenziando la presenza di noduli, infiammazioni o alterazioni morfologiche. L’ecografia è particolarmente utile quando i valori ematici non mostrano anomalie evidenti, ma i sintomi persistono, oppure quando si sospettano patologie strutturali. Un controllo ecografico può rivelarsi prezioso anche in chi ha familiarità con disturbi tiroidei o ha già ricevuto una diagnosi e vuole monitorare nel tempo la condizione.
Tiroide e peso: verità, credenze e realtà
Uno dei temi più dibattuti, quando si parla di tiroide, è il suo legame con il peso corporeo. In effetti, la tiroide regola il metabolismo basale, quindi può influenzare la velocità con cui bruciamo energia. In caso di ipotiroidismo, è frequente un aumento di peso lieve o moderato, dovuto a una riduzione del metabolismo. Al contrario, nell’ipertiroidismo, il metabolismo accelera e il peso può diminuire anche senza cambiamenti nella dieta. Tuttavia, è importante chiarire che non ogni variazione di peso è da attribuire alla tiroide. L’aumento o la perdita di peso dipende da molti fattori: alimentazione, attività fisica, genetica, equilibrio ormonale generale. Curare un disturbo tiroideo può sicuramente aiutare a riportare il metabolismo su binari più regolari, ma per ottenere risultati concreti è spesso necessario intervenire anche sullo stile di vita. Mangiare in modo equilibrato, muoversi con regolarità e ascoltare il proprio corpo restano le basi, per tutti, ma ancora di più per chi convive con una disfunzione tiroidea.
Prendersi cura della tiroide, soprattutto a giugno
Giugno ci invita alla leggerezza, alla luce, al rinnovamento. È un mese perfetto per ascoltare i segnali del corpo con più attenzione e iniziare – o continuare – un percorso di cura e prevenzione. La tiroide, anche se piccola, gioca un ruolo enorme nel nostro equilibrio e nel nostro benessere quotidiano. Riconoscere i suoi segnali, fare controlli mirati e affidarsi a un medico di riferimento può davvero fare la differenza. E se si riceve una diagnosi, oggi le opzioni terapeutiche sono molte, personalizzabili e sempre più compatibili con uno stile di vita attivo e dinamico. Nel frattempo, impariamo ad ascoltarci, ad accogliere i cambiamenti con gentilezza e a prenderci cura di noi con più consapevolezza. Perché la salute, come la natura a giugno, è una fioritura da coltivare ogni giorno.

Silvia Trevaini
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