Bimbi e dentista: quando la prima volta?

Anche se il periodo di comparsa dei denti varia da bambino a bambino, a circa due anni e mezzo i piccoli hanno più o meno tutti i denti da latte, che sono 20 e si mantengono fino ai sei anni circa. A partire da questa età fino ai 12 anni i denti da latte cominciano a cadere per lasciare il posto ai quelli permanenti. Tra i 18 e i 25 anni spuntano gli ultimi e, di solito, dolorosi denti, detti “del giudizio”. Con questi ultimi quattro denti l’arcata dentaria è completa. Oltre alla visita periodica dal dentista, per stanare la “nemica numero uno” dei denti, la carie, è fondamentale la prevenzione quotidiana a casa. L’igiene orale unita a una dieta appropriata e a qualche rimedio naturale, è il primo presidio per evitare danni a smalto e gengive.
Riassumendo le tre azioni fondamentali per i nostri bambini sono: l’uso dello spazzolino da quando spuntano i primi denti, l’impiego del fluoro e la sigillatura dei solchi dove si ferma il cibo. Insieme al nostro esperto il Dottore Mauro Malvini dello studio  Dentistico ARS MEDICA DENTISTICA di Monza, vediamo come prevenire carie e placca e anche come infondere ai nostri bambini fiducia ad andare dal dentista.

Dottore la sigillatura dei molari previene la carie?

Si tratta di una misura di prevenzione che consiste nel rivestire i solchi dei molari permanenti, che vengono fuori a 6 anni, con un sottile strato di materiale invisibile e resistente, in modo da impedire ristagno di placca e prevenire la carie. Le sigillature durano dai 3 ai 4 anni e si possono rifare. La procedura è indolore e di solito i bambini sono contenti di “mettere il cappottino ai denti”. Altra pratica consigliata, per lo stesso motivo, è la sigillatura dei solchi dei denti permanenti.

Il fluoro è utile o no?

Alcuni dentisti consigliano alle mamme di dare il fluoro ai loro bambini, un minerale indispensabile per la salute di denti e ossa. E hanno ragione: assunto in piccole concentrazioni, il fluoro stabilizza la struttura dei tessuti dei denti, rendendoli più resistenti alla carie. Il genitore deve, però, evitare il “fai da te” e rivolgersi al pediatra per conoscere le dosi corrette di somministrazione di questo prezioso sale minerale che si può assumere sotto forma di gocce o in compresse. Fra gli alimenti, un’ottima fonte di fluoro è il pesce azzurro.

Come prevenire anche a tavola?

Il rischio di carie si combatte anche consumando alimenti ricchi di fibre come cereali, pane integrale, frutta, legumi, semi e vegetali crudi, come carote e finocchi che aiutano a pulire bene i denti dai residui.

Quanto è importante la pulizia quotidiana?

La corretta igiene orale comincia dalla scelta del giusto spazzolino. La testina non deve essere troppo grossa per arrivare fino agli ultimi denti. I denti vanno spazzolati dalla gengiva verso il dente e non viceversa per almeno 2 minuti con un dentifricio adatto all’età del bambino.

Quali sono gli errori da evitare?

Sono vari i fattori che predispongono alla formazione di carie. Nei piccolissimi, già intorno ai due anni, si possono riscontrare segni di carie, anche importanti.

– Evitare che i bambini piccoli si addormentino con in bocca il biberon di latte o bevande zuccherate oppure con il ciuccio intinto nello zucchero o nel miele. La posizione sdraiata favorisce durante il sonno il ristagno di liquido zuccherino intorno ai denti.

– Fuori dai pasti principali niente zuccheri: sono il principale nutrimento dei batteri che causano la carie. I bambini devono lavarsi i denti ogni volta che consumano cibi zuccherati, è l’unico modo per prevenire la carie in modo efficace.

Come tranquillizzare il bambino la prima volta dal dentista?

Esistono alcune regole semplici che il genitore può mettere in pratica per tranquillizzare il bambino e fargli passare tutti i timori. I bambini temono soprattutto la siringa, il trapano e i sapori cattivi. In questo caso, il genitore può essere di grande conforto per il piccolo paziente. Se il dentista, fin dal primo incontro riesce a instaurare un buon rapporto con vostro figlio , il gioco è fatto. Tutto deve essere un gioco . Il primo incontro deve essere un controllo “indolore” che aiuta a mettere le basi per le visite successive. Poi deve parlare molto con il piccolo, spiegando con parole semplici i diversi passaggi. Gli può mostrare i diversi attrezzi indicandoli con il loro nome e glieli fa toccare. Inoltre gli si può far esplorare lo studio, che soddisfa la curiosità del bambino. E mai raccontare bugia, ma cercare di presentargli le cose come stanno, nel modo più rassicurante possibile.

Silvia Trevaini

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