Con le sue foglie essiccate si prepara un infuso altamente diuretico: smuove gli eccessi di cloruro di sodio che s’infiltrano nei tessuti ed elimina la stasi linfatica e la cellulite depositata nella parte bassa del corpo
La dieta invernale non è solo ricca di grassi e zuccheri, ma apporta anche parecchio sale: il cloruro di sodio (il comune sale bianco da cucina) è contenuto nei salumi, nei sughi pronti, nei dadi da brodo, nelle carni, nei formaggi e nelle salse, ma anche nelle paste ripiene, nel pane, in moltissimi cibi conservati, surgelati o in scatola, oltre che nelle arachidi, nelle patatine e negli snack: tutte pietanze di cui si tende ad abusare soprattutto durante i mesi freddi. Un eccesso di cloruro di sodio, favorisce la ritenzione idrica e danneggia il circolo, avendo come effetto primario il rallentamento del drenaggio linfatico e la formazione di cellulite e flaccidità. Per eliminare i depositi di residui “salati” e anche per ridurre colesterolo e acidi urici, un valido alleato è l’Ortosiphon o tè di Giava: le foglie di questa pianta originaria del Sud Est asiatico e dell’Australia tropicale contengono potenti principi antiossidanti e potassio, dall’efficace azione diuretica. Per questo l’infuso di Ortosiphon aiuta a smuovere le tossine ingrassanti di fine inverno, soprattutto quelle che appesantiscono le gambe e la parte bassa del corpo. Inoltre è anche un ottimo coadiuvante nelle terapie contro l’ipertensione arteriosa, mentre non va usato in presenza di insufficienza renale e cardiaca, in gravidanza e durante l’allattamento.
Bevine 2-3 tazze al giorno per un mese
Il modo migliore per assumere l’Ortosiphon è trasformarlo in infuso: versa una tazza di acqua calda su un cucchiaino di Orthosiphon (foglie essiccate), da acquistare in erboristeria, attendi 10 minuti, poi filtra e bevi l’infuso caldo 2-3 volte al giorno lontano dai pasti, dolcificando con un cucchiaino di sciroppo d’acero, che aumenta l’escrezione di liquidi, urea e cloruri.
Il trucco in più.
Il giorno successivo a un pranzo o a una cena in cui hai esagerato con i cibi salati, bevi 3 tazze di Ortosiphon e la mattina assumi anche 2 compresse del suo estratto secco con un abbondante bicchiere d’acqua.
Così rendi più efficace la cura
Mentre fai la cura con l’Ortosiphon, ricordati di evitare i cibi troppo salati o conservati e non aggiungere sale bianco alle tue pietanze: per condire, usa erbe aromatiche e semi di sesamo; inoltre, cerca di bere di più, arrivando ad almeno 8 bicchieri di acqua al giorno; se poi scegli una minerale ricca di magnesio, aumenti ulteriormente l’efficacia snellente e depurativa dell’Ortosiphon.
Se vuoi saperne di più visita le sezioni Erbe e Fitoterapia, SOS Salute e Bellezza su Riza.it.