Lo spazzolino elettrico è apparso sul mercato circa quaranta anni fa, ma la sua diffusione è stata molto lenta a causa della diffidenza che hanno suscitato i primi modelli degli anni sessanta non proprio ergonomici ed efficaci.
L’evoluzione tecnologica tuttavia nel corso degli ultimi venti anni ha permesso di vedere la comparsa di manipoli leggeri e precisi tanto che le ultime indagini hanno decretato un avvicinamento sempre maggiore ai numeri relativi alle vendite di spazzolini tradizionali.
La domanda che molti si pongono oggigiorno è quindi: “Conviene acquistare uno spazzolino elettrico o ancora risulta più consigliabile quello manuale?”.
Ne parliamo insieme al dottor Mauro Malvini dello studio Ars Medica Dentistica di Monza.
Da una revisione della letteratura su studi condotti in merito negli ultimi dieci anni risulta che i dati in nostro possesso sono quantomeno contrastanti.
Una ricerca effettuata dall’American Dental Association circa dieci anni fa decretava che all’epoca non esistevano sostanziali differenza e tra l’efficacia dell’utilizzo di uno o dell’altro tipo di spazzolino, ma che anzi quello elettrico poteva addirittura risultare dannoso se utilizzato in modo incongruo in soggetti parodontopatici.
Un’altra ricerca pubblicata su Jada, la rivista collegata sempre alla stessa associazione americana di cui sopra, portava a conclusioni più nettamente a favore di quello elettrico, affermandone la capacità di migliorare la salute dentale nei soggetti utilizzatori, fino a constatare quanto molti professionisti abbiano cominciato a consigliarlo ai propri pazienti.
L’ 88,9% dei soggetti partecipanti allo studio dichiarò inoltre di voler proseguire ad utilizzarlo anche a casa quotidianamente anche dopo la conclusione della ricerca.
Gli spazzolini elettrici imprimono alle setole un movimento molto più rapido di quanto sia possibile ottenere manualmente e soprattutto riescono a rimuovere la placca in modo più approfondito anche in siti difficili da raggiungere è invece la conclusione a cui giunse un’altra ricerca apparsa sul’International Journal of Dental Hygiene nel 2004.
Questo lavoro oltre ad evidenziare una maggiore efficacia nella rimozione della placca, principale nemico per la salute di denti e gengive, con sensibile diminuzione delle gengiviti nel breve periodo, sottolinea però con fermezza quanto sia importante essere consapevoli di alcuni elementi di cautela: gli spazzolini elettrici non sono tutti uguali e la loro efficacia dipende dalla tipologia e dalla modalità con cui essi stessi puliscono la superficie dentale.
Un ulteriore approfondimento scientifico sempre di quegli anni, mettendo a confronto i precedenti studi al riguardo e considerando specifici parametri quali l’eliminazione delle macchie, gli eventuali effetti contrari, il costo, la salute della gengiva e appunto la riduzione della placca, giunge a concludere infatti che solo gli spazzolini a tesina rotante sono da considerarsi più efficaci di quelli manuali.
Ultimamente anche riguardo alla principale accusa da sempre mossa riguardante la pericolosità del binomio acqua-elettricità è possibile rassicurare gli utilizzatori sul 100% della sicurezza raggiunta.
Un’altra importante rassicurazione la si può dare sulla non maggiore abrasione procurata dalle setole rotanti sulle gengive rispetto allo spazzolamento manuale, ma solo se utilizzate con attenzione e correttamente.
Sul mercato oggi sono disponibili diversi tipi di spazzolini elettrici che possono variare in base alla configurazione e alle dimensioni delle setole, al meccanismo di funzionamento e alla velocità, oltre che naturalmente la design e al prezzo.
I modelli più diffusi hanno il corpo motore all’interno dell’impugnatura e così le batterie d alimentazione, un collo che trasmette il movimento oscillatorio e una testina delle dimensioni compatibili con quelle di un dente.
Lo spazzolino più economico è a batteria non ricaricabile con una testina intercambiabile e velocità intorno alle 4500 oscillazioni al minuto, mentre i modelli più costosi con batterie ricaricabili possono raggiungere velocità doppie.
Un serbatoio come quelli presenti nei manipoli semplicemente idropulsori è la caratteristica che accompagna gli strumenti più completi capaci di associare ai benefici della rotazione delle setole ad alta velocità quelli dei getti d’acqua pulsanti ad intensità regolabile.
Alla fine di questa disamina possiamo giungere ad una sola conclusione importante e cioè che la vera differenza la fa l’utilizzatore.
Mentre infatti è assolutamente consigliabile e prescrivibile la sostituzione dello spazzolino manuale con lo spazzolino elettrico per le persone con difficoltà manuali, portatrici di handicap o per i bambini piccoli ( si raccomanda sempre la supervisione dei genitori ), proprio perché in grado di assicurare una maggior efficacia, d’altro canto non va trascurato il fatto che chiunque utilizzi con la giusta perizia e soprattutto regolarmente un semplice spazzolino manuale che non abbia più di due mesi di vita può ottenere risultati paragonabili del tutto a quelli conseguibili con uno spazzolino di tipo elettrico, anche se di ultimissima generazione.
Silvia Trevaini
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