Bianca Solitudine, sei un Valore aggiunto!

foto-solitudine-2Se l’Amore è una condizione divina, la solitudine è una prerogativa umana. Ed entrambi convivono senza alcun conflitto nelle persone che hanno compreso il miracolo della vita.

Paulo Coelho

Se un tempo la solitudine era appannaggio dei cosiddetti  “sfigati”, oggi, grazie alla riscoperta dell’individuo come parte del tutto, viene  identificata  come opportunità, crescita, conoscenza del sé, spazio sacro. La cultura occidentale ha reso la “solitudine” come uno stato difficile da gestire, come una sorta di abbandono a se stessi, una sofferenza. Ebbene non è così!  Almeno per i soggetti autosufficienti a livello motorio, cognitivo e psichico.

Ne parliamo con Giulia dell’Associazione l’Ombra del Platano.

Ad oggi, per la maggior parte degli individui, stare “da soli” risulta essere spaventoso, quasi drammatico.Magari sono persone un pochino debolucce, che senza la metaforica “stampella” fanno fatica a muoversi, che tengono la tv accesa solo per sentire parlare, che ascoltano i discorsi dei vicini per sentire voci, che hanno bisogno del rumore umano, sociale. Persone che non hanno scelto la solitudine.Ma una solitudine subita e non scelta, causata magari da una separazione, un lutto o altro, può diventare un’opportunità. Trasformando la persona. Facendola evolvere, rinforzandola. Aumentando l’autostima per la capacità di “farcela” in tutto e per tutto.

In particolare le Donne, che da piccole creature indifese e fragili come le vuole il sistema, possono trarre da un periodo di solitudine scelta, o subita che sia, grande forza interiore, scoprendo quanto e cosa si può fare senza l’ausilio degli altri.Dal semplice, e sottostimato, annoiarsi, al decidere di fare un viaggio da soli, solo per se stessi senza interpellare nessuno. Dallo “scegliere” quando si vuole compagnia al decidere di passare un fine settimana in sacro silenzio. Di tutto ciò, ma c’è tanto altro ancora, è la sfera emotiva quella che ne beneficia di più. Quante volte le persone si sentono terribilmente sole in compagnia? D’altro canto non si può pretendere di cambiare in breve tempo ciò che sono i moderni retaggi, dove purtroppo l’individuo risulta un essere umano bisognoso di “tutto”, omettendo di insegnargli che ha già tutto, che è lui il tutto. E che la sua sfera emotiva può solo beneficiare di una solitudine ben gestita, accettata, talvolta perfino scelta come obiettivo, ma quest’ultima casistica riguarda persone che hanno una visione della vita che va oltre gli archetipi.

E’ essenziale, per stare bene con gli altri, sapere in primis stare bene con se stessi. Noi siamo i nostri migliori amici. Capito questo possiamo scegliere quando e chi frequentare, senza sottostare a bisogni emotivi distorti. Un buon libro, un bel film, un documentario interessante, il bricolage; la passione per qualcosa da fare da soli produce sensazioni appaganti e salutari. Come partire per un viaggio, un pellegrinaggio, un lavoro in un altro paese. Il destino ce lo creiamo da soli ma in ogni caso il destino ha sempre i suoi buoni motivi per essere ciò che è.  Gli altri vanno presi a piccole dosi, quando lo desideriamo, amalgamando bene qualità e quantità del tempo. Se questo concetto viene introiettato fin da giovani non si incorrerà in una terza età (ma anche mezza età)  correlata da tristezza e mancanze.Grazie ai nuovi filtri culturali, “insegnare” ai giovani il valore della solitudine, potrebbe aiutare l’adolescente a diventare un uomo libero e indipendente emotivamente proprio grazie a periodi passati unicamente in compagnia di se stesso, per auto conoscersi in profondità, per mettersi a confronto con l’io interiore, per estrapolare domande e risposte che sono solo peculiarità sua, personale. Per misurarsi con i propri limiti. Per autoservirsi, autobastarsi, autopiacersi. Per aver certezza che ognuno è indispensabile alla complessità del cosmo a prescindere dallo stato civile. Senza mai aver dubbi sul perché della propria esistenza. Ma per fare questo viaggio interiore è necessaria l’apertura mentale che ne riconosce l’importanza.

trevaini50Silvia Trevaini

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