Si chiama dismorfofobia, la fobia che nasce da una visione distorta del proprio aspetto esteriore ed è chiamata anche BDD, acronimo che indica il disordine dismorfico del corpo. Che cos’è questo disturbo? Quando ne soffriamo, cosa e chi vediamo in realtà allo specchio? La dismorfofobia è la paura immotivata di essere brutti, di avere uno o più difetti fisici e rimanda a una distorsione dell’immagine corporea. Il problema ha origini profonde e dipende dalla percezione che abbiamo del nostro corpo, dell’immaginazione che costruiamo di noi stesse e che si definisce fin dalla prima infanzia, attraverso il tocco degli altri, le carezze, il contatto. La percezione del corpo costruisce anche i nostri confini, ci dice chi siamo, ci permette quindi di riconoscersi allo specchio e tra gli altri: infatti la dismorfofobia racconta la storia di individui che non sono stati accettati e rientra nei disturbi della percezione del pensiero. I sintomi del disturbo dismorfico corporeo causano un forte disagio, a volte veri e propri handicap: le pazienti sono così convinte dei loro difetti da sottoporsi a estenuanti maratone sotto i ferri dei chirurghi estetici. Continua a leggere
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Vino e bellezza a Rosewood Castiglion del Bosco
Dagli anni ’90 questo binomio è diventato sempre più forte ed è legato a una parola magica, vinoterapia, che ha ormai decine di declinazioni: bagni al vino rosso, massaggi agli oli di vinaccioli, cura dell’uva, creme e cosmetici a base di polifenoli, trattamenti con estratti della vite, coccole al mosto. Ma quanto c’è di fondato nelle promesse di ringiovanimento della pelle fatte da spa di hotel e relais di charme, sparsi lungo lo Stivale, che si fanno concorrenza a colpi di rialzi dell’asticella del benessere? Se dovessimo fidarci della tradizione, il gioco sarebbe fatto: la bella Cleopatra chiedeva massaggi al mosto e i benefici del vino nei trattamenti cosmetici… Continua a leggere
Dispareunia: superare il dolore e la paura della penetrazione sessuale
La nuova classificazione proposta dal Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM V) ha raggruppato Dispareunia e Vaginismo sotto la stessa nomenclatura di Disturbo Genito-Pelvico e della Penetrazione ad indicare come questi disturbi sessuali siano strettamente connessi e difficilmente distinguibili clinicamente.
Il disturbo genito-pelvico e della penetrazione può essere caratterizzato da incapacità ad avere una penetrazione vaginale (vaginismo); marcato dolore, tensione o indurimento dei muscoli pelvici durante il rapporto o i tentativi di penetrazione (dispareunia); intensa paura o ansia per la penetrazione.
Fiori di Bach
“La salute è il nostro patrimonio, un nostro diritto. E’ la completa e armonica unione di anima, mente e corpo; non è un ideale così difficile da raggiungere, ma qualcosa di facile e naturale che molti di noi hanno trascurato”
Edward Bach
Il Dottor Edward Bach, ricercatore pignolo, grazie a esperienze personali e all’osservazione della natura, inventa l’ormai famoso rimedio con i Fiori, esattamente chiamati di Bach.
Ne parliamo insieme a Giulia, fondatrice dell’Associazione “L’Ombra del Platano” Continua a leggere
Digiuno terapia, può davvero uccidere?
Lo scorso 8 giugno i telegiornali riportano la seguente notizia: “Perugia, donna muore dopo malore. Per marito uccisa da digiuno-terapia”. La notizia diceva che la donna 57enne affetta da sclerosi multipla, sarebbe deceduta dopo essersi sottoposta ad una digiuno-terapia prescritta da un medico regolarmente iscritto all’albo. Secondo quanto riportato dal marito, la 57enne avrebbe bevuto per 21 giorni tre litri d’acqua senza mangiare, sottoponendosi a cicli di agopuntura e perdendo dieci chili. Ho pensato di parlarne insieme al nostro esperto Giuseppe Tedeschi, laureato in Scienze della Salute, e professionista di Igiene Naturale.
Alluce Limitus: quando l’alluce funziona male
Il piede è un organo molto complesso, la sua complessità e il costante e quotidiano stress meccanico a cui è sottoposto, non escludendo la facile esposizione a traumi, lo rendono frequentemente soggetto a deformazioni, a patologie dolorose di varia natura e a fenomeni degenerativi come artrosi o tendinopatie; questo peggioramento progressivo della salute e funzionalità del piede è molto più frequente in soggetti predisposti a malformazioni strutturali o biomeccaniche del piede.
Ne parliamo con il Dott. Alessandro Farnetti, ortopedico specialista in chirurgia del piede e della caviglia del Centro Medico Visconti di Modrone. Continua a leggere