
Numerosi studi clinici ed epidemiologici hanno messo in evidenza come varie condizioni di sofferenza psichica siano mediamente più rappresentate nel sesso femminile, con un rapporto di 2:1 circa, soprattutto per quanto riguarda i disturbi dell’umore e di ansia. In particolare, il disturbo da attacchi di panico, l’ansia generalizzata, le somatizzazioni e i disturbi della condotta alimentare, così come la depressione, risultano più comuni nelle donne. Al contrario, alcolismo, aggressività e suicidio predominano nel sesso maschile. Il disturbo bipolare di tipo I è parimenti rappresentato nei due sessi, mentre il tipo II prevale nelle donne, ci spiega la dottoressa Cristina Toni del Centro Medico Visconti di Modrone di Milano.
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Così la pelle torna a splendere
Con i “bagni” d’aria e di luce e gli integratori a base di clorofilla riattivi il metabolismo dei tessuti e dreni liquidi e scorie in eccesso.
Perdita dei capelli? L’Italia pioniera delle tecniche più innovative
La perdita dei capelli è uno dei problemi estetici più discussi e sentiti all’interno della nostra società. In Italia ne soffrono circa 12 milioni di uomini e 6 milioni di donne, dai 40 anni in su, con un aumento del 18% dei casi anche nella fascia di età tra i 12 e i 20 anni. Un problema estetico ma che spesso porta con sé una profonda ricaduta psicologica. Non bisogna infatti sottovalutare la rilevanza psicologica che i capelli hanno per l’individuo e la sua sicurezza interiore. Lo stretto legame fra estetica e affermazione sociale, bellezza e successo, è sempre più evidente in una società fondata sul culto dell’immagine. E se ci si rassegna a qualche chilo o ruga di troppo è più difficile accettare una stempiatura o un diradamento, soprattutto dalle donne.
Nonostante i numerosi studi e l’avanzamento della ricerca, a oggi non sono state trovate delle soluzioni al problema della calvizie. Una volta perso il capello, non esistono cure per farlo ricrescere (diversamente della caduta).
Esistono però delle soluzioni che permettono di ritrovare la propria chioma e, tra queste, la tecnica più efficace è l’autotrapianto. Continua a leggere
Lato “B”: perché è meglio di no alle protesi
Tondo e “protagonista” come quello di Jennifer Lopez, oppure piccolo e ultra-sodo come quello di Belen Rogriguez? O, ancora meglio, nella variante sexy-chic resa famosa da Pippa Middleton? Non esiste un solo modello di lato “B”, ma questo non cambia la realtà: secondo diverse ricerche eseguite negli anni passati (l’ultima è del 2012) i glutei sono la parte del loro corpo di cui le donne italiane sono tendenzialmente più insoddisfatte. Perché, ovviamente, chi ha il sedere piccolo lo vorrebbe un po’ più rotondetto, mentre chi ne è già provvisto di serie lo… detesta.
In ambito chirurgico, la possibilità di ridurre i glutei, aspirando in parte i depositi localizzati di grasso, è ben nota e molto praticata.
Non altrettanto si può dire dell’intervento di aumento, tendenzialmente “poco italiano” e con zone d’ombra da valutare attentamente. Continua a leggere
Fragola, l’alleata della buona circolazione
Questo goloso frutto di maggio gustato ogni giorno attenua le infiammazioni e aiuta a conservare elastiche le pareti di vene, arterie e capillari, ma le sue proprietà non finiscono qui… Continua a leggere
Macchie cutanee, cosa fare per dirgli addio
Le macchie della pelle di color marrone, chiamate anche ipercromie o ipermelanosi, costituiscono oggi un problema per il quale molte donne, ma sempre più spesso anche uomini, cercano la consulenza dermatologica. Oggi approfondiamo l’argomento insieme alla Dott.ssa Sabine Pabisch, dermatologa presso il Centro Medico Visconti di Modrone
Sono molteplici le ragioni che concorrono alla formazione di tali macchie, perlopiù localizzate al viso, al collo e al dorso delle mani.
In primo luogo viene invocata la luce ultravioletta con prolungate esposizioni solari nel tempo che con il passare degli anni può provocare macchie nelle sedi più esposte come la fronte e gli zigomi.
Le macchie brune, infatti, che compaiono talvolta già dopo i 40 anni, vengono percepite come segno antiestetico. Nella cultura asiatica sono addirittura considerate il segno principale di invecchiamento, prima ancora delle rughe o della perdita di tonicità della cute. Continua a leggere

