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Secondo gli esperti il momento giusto per programmare la prima visita ginecologica è intorno ai 14 anni. Il primo approccio imbarazza e preoccupa un po’ tutte. Il passaggio dall’infanzia all’adolescenza dall’altronde, è tra i più delicati nella vita di una donna, è un periodo di transizione in cui cambiano gli equilibri a tutti i livelli, fisico, emotivo, psicologico, e la prima visita è una tappa che segna un po’ questo passaggio. La prima visita serve innanzitutto per cominciare a famigliarizzare con il ginecologo, far capire alle future donne che possono avere un punto di riferimento se lo desiderano, qualcuno con cui poter condividere dubbi, piccole ansie, e non solo a cui rivolgersi in caso di disturbi. Durante il primo appuntamento col medico di solito basta il colloquio, perché, attraverso la storia clinica della bambina o ragazza e quella della sua famiglia, già ci si può orientare su diversi aspetti: le eventuali problematiche a rischio, come la famigliarità per endometriosi, problemi trombofilici, malattie cardiovascolari, diabete. Si può fare un’idea su alimentazione e stato nutrizionale, che influenzano non poco sulla salute riproduttiva, oltre che su quella generale. Durante il colloquio, se già c’è, si parla anche della fisiologia della mestruazione: quando è comparsa, intensità, durata e frequenza dei flussi, se a questa si associano altri sintomi, ed eventualmente quali. Continua a leggere
Rimedio della tradizione Ayurvedica, Shatavari rientra nella categoria dei rimedi Rasayana, la cui filosofia è incentrata sul ringiovanimento e sulla longevità, sulla lunga vita. Sebbene il suo nome scientifico sia Asparagus racemosus, Shatavari viene comunemente definita tramite il curioso epiteto «pianta dei 100 mariti», in quanto la sua azione coinvolge l’apparato riproduttivo femminile e le disfunzioni psichiche ad esso correlate. Ne parliamo con Giulia Giuntoli, Naturopata, specializzata in Fitoterapia presso la Scuola Italiana di Medicina Olistica SIMO di Milano. 


