L’Aufguss è un antico rituale nato nel contesto della cultura tradizionale dei paesi del nord Europa, in particolar modo finlandese, con il nome di löyly (letteralmente “il respiro della sauna) allo scopo di ottenere una purificazione fisica e spirituale alla portata di tutti. Nasce come gesto semplice, condiviso quotidianamente nella sauna, nel tempo si arricchisce di significati grazie a varie influenze culturali. “Dai paesi nordici si diffonde nelle zone in cui era già presente una cultura termale e della cura del corpo, come il Giappone, l’est Europa, ecc. Nell’area di lingua tedesca trova terreno ancora più fertile, oltre alla Germania e all’Austria arriva in Italia perlopiù nel Trentino Alto Adige, dove diventa un must per ogni hotel di livello”: ci spiega Giada Lanza, Spa Manager, Maestra di Sauna e Massaggiatrice presso l’Ecoresort “Le Dune” a Piscinas, all’interno del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna. Il termine Aufguss, relativamente recente, è di matrice tedesca, significa “gettata di vapore” e si riferisce alla creazione di vapore nella sauna versando acqua o ghiaccio sulle pietre roventi della stufa. La durata totale del trattamento di Aufguss solitamente varia tra i 10 e i 15 minuti, durante i quali la temperatura della sauna rimane costante: è solo il cambio di umidità che fa percepire un aumento di temperatura. Il grado di intensità di un Aufguss invece può essere diverso, e normalmente è indicato se vi sono più Aufguss.