Cambio di stagione e capelli: come prendersene cura in autunno

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Sottotono, fragili, increspati? In autunno, i capelli mostrano spesso i segni lasciati dai mesi estivi: sole, salsedine, vento e acconciature improvvisate possono renderli deboli e poco lucenti. Dopo il relax estivo, il rientro alla routine quotidiana diventa anche il momento ideale per rimettere “la testa a posto” e pianificare una cura mirata per le chiome, che hanno bisogno di essere rigenerate e preparate ad affrontare i mesi più freddi. Nel nostro appuntamento di settembre ci siamo concentrati proprio su questo: come rigenerare i capelli dopo l’estate, attraverso trattamenti ricostituenti, cheratina, oli naturali e integratori in grado di riportare vitalità e luce alle chiome provate da sole e salsedine. Abbiamo visto come un approccio mirato e costante possa trasformare capelli spenti e sfibrati in una chioma forte, elastica e brillante, pronta a diventare il nostro miglior biglietto da visita. Con l’arrivo dell’autunno, però, entra in gioco una nuova sfida: quella di affrontare i cambiamenti tipici della stagione. Questo è il periodo in cui la caduta fisiologica si intensifica, i capelli si increspano facilmente a causa dell’umidità, il colore tende a spegnersi e lo smog delle città può appesantire ulteriormente la chioma. È dunque fondamentale imparare a riconoscere i segnali che i capelli ci mandano e intervenire con i giusti rimedi. In questo articolo scopriremo insieme come prenderci cura dei capelli in autunno, alternando rimedi naturali e trattamenti professionali, così da restituire forza, idratazione e bellezza a ogni tipo di chioma. Perché anche nei mesi più grigi, i tuoi capelli possono continuare a splendere.

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Affrontare il cambio di stagione con il Ribes nigrum

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Il passaggio dall’inverno alla primavera è un periodo impegnativo per il nostro corpo, poiché richiede molto adattamento. In passato, le persone lo riconoscevano e fornivano ai bambini cure ricostituenti. Lo stress che arriva con l’arrivo della primavera mette a dura prova le nostre ghiandole surrenali e il cervello, provocando una sensazione generale di stanchezza. Tuttavia, ci sono modi per contrastare questa stanchezza e uno di questi è l’uso del Ribes nigrum, noto anche come ribes nero. Nonostante sia stato trascurato per molti anni, questo arbusto dalle bacche nere ottenne il riconoscimento come pianta medicinale nel corso del XVIII secolo e fu oggetto di numerosi studi scientifici. Durante questo periodo i ricercatori hanno scoperto le proprietà benefiche del macerato glicerico ottenuto dai germogli della pianta, attualmente in stagione. Uno dei principali vantaggi di questo macerato è la sua capacità di aiutare il nostro corpo a adattarsi ai cambiamenti climatici e di temperatura. Serve come rimedio per combattere lo stress e l’esaurimento fisico e mentale che spesso accompagnano questo periodo di transizione. Inoltre, il Ribes nigrum è noto per i suoi effetti immunomodulatori, il che significa che può rafforzare il nostro sistema immunitario se è indebolito, riducendo allo stesso tempo l’iperreattività che porta alle allergie. Per questo è un prezioso alleato per chi soffre di allergie durante la stagione dei pollini.

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