Artrosi e medicina antiage: come preservare le articolazioni e ridurre il dolore

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L’artrosi è una delle patologie degenerative più diffuse a livello articolare, colpendo milioni di persone nel mondo. Si tratta di una condizione cronica che comporta la progressiva degenerazione della cartilagine articolare, portando a dolore, rigidità e riduzione della mobilità. Con l’avanzare dell’età, i processi di rinnovamento cellulare rallentano, rendendo le articolazioni più vulnerabili all’usura. Tuttavia, non è solo l’età a giocare un ruolo chiave: anche lo stile di vita, l’alimentazione, l’attività fisica e la predisposizione genetica incidono significativamente sullo stato di salute articolare. La medicina antiage si propone di contrastare i processi di invecchiamento intervenendo su diversi aspetti della salute. Quando si parla di articolazioni, l’approccio antiage si concentra sulla prevenzione della degenerazione, sul supporto alla rigenerazione tissutale e sulla riduzione dell’infiammazione cronica. Dalla protezione della cartilagine all’integrazione mirata, passando per l’attenzione all’uso di antinfiammatori, esistono molte soluzioni per prendersi cura delle articolazioni in un’ottica di prevenzione e benessere a lungo termine.

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Soluzioni contro l’emicrania: come affrontare e gestire il dolore

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L’emicrania è riconosciuta a livello globale come una delle patologie più debilitanti, classificata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come la seconda malattia più comune e la terza più invalidante. Solo in Italia, circa sei milioni di persone ne soffrono, con una prevalenza maggiore nelle donne rispetto agli uomini. Questa condizione colpisce soprattutto le donne in età fertile, con un rapporto di uno a tre rispetto agli uomini, suggerendo una forte correlazione tra emicrania, ormoni e fattori genetici. Il legame tra emicrania e i cicli ormonali femminili è evidente: i cambiamenti nei livelli di estrogeni, specialmente il loro calo improvviso prima delle mestruazioni, possono scatenare attacchi di emicrania. Tuttavia, questo disturbo non risparmia nessuno e colpisce anche uomini e adolescenti, con un impatto devastante sulla qualità della vita. L’emicrania cronica, definita da attacchi che si verificano per più di 15 giorni al mese, rappresenta una forma particolarmente grave che influisce su ogni aspetto della vita quotidiana, dall’attività lavorativa alla vita sociale, fino al riposo notturno, causando spesso disturbi del sonno e dell’umore.

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