
Non tutte le relazioni tossiche fanno rumore. Alcune non si vedono, non si sentono, non si notano da fuori. Eppure, logorano in profondità. Non ci sono litigi furiosi, porte sbattute o accuse a voce alta. Ci sono invece messaggi non risposti, sparizioni improvvise, assenze prolungate senza spiegazioni. C’è chi dice parole importanti, fa promesse cariche di emozione, lascia intendere un futuro insieme… e poi scompare. Non urla, ma svuota. Non chiude, ma lascia in sospeso. E questo, spesso, è molto più doloroso di una fine chiara e dichiarata. Questo tipo di relazione si insinua lentamente, e può confondere anche la persona più consapevole. Perché chi sparisce nel silenzio spesso lo fa dopo aver creato un legame profondo, dopo aver aperto spazi emotivi intensi. Ed è proprio questa dissonanza tra ciò che viene detto e ciò che viene fatto a rendere tutto più difficile da riconoscere. Ma è essenziale imparare a farlo. Perché quando una relazione non nutre, ma consuma, non è amore. È dipendenza, è confusione, è tossicità a bassa intensità. Ma ad altissimo impatto emotivo.
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