Chirurgia per piedi perfetti

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Le cause

L’uso eccessivo di scarpe col tacco è innegabilmente uno dei fattori meccanici che contribuiscono allo sviluppo dell’alluce valgo. Ciò è particolarmente vero quando i tacchi raggiungono altezze estreme, superando la soglia dei 4,5 cm. Di conseguenza, il peso del corpo si sposta gradualmente verso la parte anteriore del piede, provocando la deformazione dell’alluce. Stiamo parlando di uno spostamento graduale e continuo dell’alluce dalla linea centrale del piede, che provoca un notevole rigonfiamento nell’articolazione in cui si trova il primo metatarso. Questa condizione può essere piuttosto fastidiosa, poiché provoca sensazioni di dolore, infiammazione, formicolio, gonfiore e persino una sensazione di bruciore, in particolare quando si svolge un’intensa attività fisica durante il giorno. Il costante sfregamento della punta sporgente contro l’interno della scarpa aggrava questi sintomi. Man mano che, il disturbo progredisce, può colpire anche il dito adiacente e, successivamente, gli altri, provocandone la sovrapposizione o l’arricciamento, il che a sua volta può avere effetti negativi sulla postura e sul modo in cui si cammina. È importante notare che l’alluce valgo non è semplicemente un problema estetico; piuttosto, può evolversi in una condizione potenzialmente dolorosa a lungo termine, influenzando notevolmente le attività quotidiane.

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Come curare le complicanze da filler

Le complicanze derivanti dai filler al viso e al corpo pongono sfide sia estetiche che funzionali, poiché possono provocare vere e proprie deformità facciali accompagnate da infiammazioni ricorrenti, formazione di cordoni dolorosi e induriti, iperpigmentazione, sensibilità alterata e sensazione di corpi estranei all’interno della pelle. Questo problema è diventato più diffuso negli ultimi anni a causa della mancanza di una regolamentazione precisa dei prodotti riempitivi, portando a condizioni infiammatorie acute e croniche che hanno un impatto sociale significativo sugli individui, dato che il viso è l’area principale per le iniezioni di filler. Sebbene le iniezioni di filler possano sembrare una procedura semplice e rapida, richiedono attenzione e preparazione da parte del medico curante, poiché possono potenzialmente portare a gravi complicazioni. Inizialmente venivano utilizzati filler permanenti a base di polimeri sintetici, ritenendo che fossero innocui. Tuttavia, da allora si è scoperto che questi prodotti possono causare gravi complicanze anche anni dopo l’iniezione. Ne parliamo con il Dr. Luca Fracasso, specialista in Chirurgia Plastica.

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Impariamo a tagliare con il passato

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Gli accumulatori seriali sono individui che hanno la compulsione ad accumulare oggetti e lottano per lasciare andare qualsiasi cosa. Con il passare del tempo, le loro case vengono sopraffatte da vari oggetti, portando ad uno stile di vita ristretto e caotico. Nei casi più gravi, potrebbe essere necessario coinvolgere le autorità. È interessante notare che questo modello di accumulo ricorda una dinamica familiare comune: l’accumulo di situazioni divenute obsolete. Invece di concentrarci sull’aspetto fisico, possiamo osservare una crescente tendenza ad aggrapparci a cose che non ci servono più a livello psicologico e situazionale. Ciò include relazioni tossiche, personalità obsolete o comportamenti che non sono più in linea con chi siamo e ambienti opprimenti che consumano tempo, spazio ed energia inutili, ostacolando la nostra vita quotidiana. Questa tendenza è notevolmente aumentata negli ultimi anni, causando problemi inspiegabili poiché opera inconsciamente sia nelle sue cause che nelle sue manifestazioni. È diventato normale per noi portare il peso di queste situazioni “estinte” senza renderci conto del prezzo che comportano per le nostre vite, compromettendone la qualità e causando stanchezza e stress. Le cause profonde di questo fenomeno assomigliano a quelle dell’accumulo di oggetti: ansia da separazione, desiderio di amore, senso di vuoto e bisogno di ipercontrollo. Questi problemi sono prevalenti nella società odierna, con la paura diffusa di perdere i propri cari e l’insicurezza emotiva generale, nonché una sensazione di mancanza di scopo nel frenetico mondo moderno. Inoltre, la complessità della vita contemporanea porta spesso a un travolgente desiderio di controllo, esasperando ulteriormente la tendenza ad accumulare.

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Mettiamo a riposo le nostre gambe

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Senti il ​​bisogno di muovere le gambe senza un motivo specifico? Stai riscontrando crampi, formicolii o la sensazione di una sostanza liquida che cola lungo gli arti inferiori? Se è così, potresti soffrire della sindrome delle gambe senza riposo (RLS), un disturbo neurologico che colpisce circa l’1,5% della popolazione. Questa condizione è più diffusa nelle donne, ma quando gli individui raggiungono i 50 anni, inizia a colpire anche gli uomini. La RLS è considerata uno dei principali disturbi del sonno, causa disagio, dolore e movimenti involontari delle gambe durante il sonno. Tuttavia, può manifestarsi anche quando una persona è sveglia, ad esempio quando guida o sta seduta per lunghi periodi. Per chi ne è affetto, può essere una condizione debilitante che ha un impatto significativo sulla qualità del sonno e sul benessere generale. I sintomi della RLS emergono tipicamente in età adulta e tendono a peggiorare con l’età, portando talvolta anche alla completa privazione del sonno. L’andamento di questo disturbo varia da persona a persona, con alcuni che sperimentano un peggioramento nelle stagioni più calde e un miglioramento durante i mesi più freddi. Sebbene la RLS possa essere intermittente, generalmente è una condizione cronica non reversibile. L’unico caso in cui la RLS scompare in maniera fisiologica è durante il terzo trimestre di gravidanza, colpendo circa una donna incinta su quattro. In questo scenario unico, il disturbo scompare spontaneamente entro pochi giorni dal parto e potrebbe potenzialmente ripresentarsi più avanti nella vita.

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Proteggiamo la pelle dal sole

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Il sole svolge un ruolo significativo nella nostra vita, fornendo calore, consentendo la fotosintesi alle piante, favorendo la produzione di vitamina D e persino migliorando il nostro umore. Tuttavia, i suoi raggi possono essere anche dannosi, soprattutto durante i mesi estivi quando la loro intensità è maggiore e si tende ad esporsi con maggiore frequenza. Che siamo in spiaggia, in montagna o in città, gli effetti del sole possono essere dannosi. Quando si parla di sole, infatti, la comparsa di macchie e rughe sulla nostra pelle sono spesso i primi segni del suo impatto negativo, indicando un peggioramento della salute e dell’estetica della nostra pelle. I raggi ultravioletti, in particolare, contribuiscono alla produzione di radicali liberi dannosi, che sono sottoprodotti del metabolismo cellulare. Questi radicali liberi indeboliscono le strutture di collagene ed elastina nella nostra pelle, portando ad una diminuzione dell’elasticità e della compattezza. Possono causare infiammazioni locali e dilatazione dei capillari. Inoltre, sia i raggi UV che quelli infrarossi hanno il potenziale di danneggiare il nostro DNA cellulare, aumentando così la probabilità di sviluppare tumori alla pelle. È noto che l’esposizione al sole contribuisce allo sviluppo di vari tipi di cancro della pelle, tra cui il carcinoma a cellule squamose, il carcinoma basocellulare e il melanoma. L’incidenza del carcinoma a cellule squamose tende ad aumentare con l’avanzare dell’età e l’esposizione alla luce solare è uno dei fattori che contribuiscono al suo sviluppo.

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Moringa: il superintegratore contro il caldo

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Abbiamo una profonda predilezione per l’estate, ma il caldo torrido, diventato sempre più intenso negli ultimi anni, anche nei primi giorni di giugno, ostacola la nostra capacità di abbracciare appieno lo splendore di questa stagione. L’aumento delle temperature ci fa sudare eccessivamente, con conseguente perdita di minerali essenziali che supportano il nostro metabolismo e alleviano la stanchezza spesso associata all’estate. Per fortuna, ci viene in soccorso la moringa, una pianta originaria delle regioni tropicali dove il caldo soffocante è un compagno costante. Venerata dall’Ayurveda per la sua capacità di combattere 300 disturbi diversi, questa vivace pianta verde è ricca di potassio e magnesio, una coppia che combatte il caldo opprimente. Inoltre, contiene manganese, un minerale che potrebbe non essere abbondante nel nostro corpo, ma svolge un ruolo cruciale per il nostro metabolismo, aiutando a ridurre l’esaurimento mentale e supportando il corretto funzionamento del nostro sistema nervoso e della memoria. Recenti ricerche condotte in India hanno evidenziato come i componenti di questa pianta rafforzano i livelli di enzimi antiossidanti, le funzioni mitocondriali e la neurogenesi nel cervello, mostrando qualità neuroprotettive che combattono efficacemente l’invecchiamento. Se decidi di intraprendere un percorso di dimagrimento durante i mesi estivi, stai certo che la moringa è un alleato affidabile. Aiuta a regolare i livelli di zucchero nel sangue, riducendo così i picchi improvvisi e fornendo la spinta tanto necessaria al nostro metabolismo. Inoltre, contrasta la voglia di dolcetti zuccherini che spesso deriva dallo stress e dalla stanchezza accumulati. Le proprietà disintossicanti della Moringa contribuiscono ai suoi effetti dimagranti purificando il nostro corpo ed eliminando le tossine. Migliora anche il metabolismo dei grassi ed è stato dimostrato che abbassa i livelli di colesterolo nel sangue. Con il suo ricco contenuto di potassio, questa erba miracolosa aiuta nell’eliminazione dei liquidi in eccesso. Inoltre, la moringa è rinomata per la sua capacità di prevenire disturbi neurodegenerativi come l’Alzheimer e il Parkinson.

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