Da secoli è ampiamente riconosciuto come i cambiamenti stagionali possano avere un impatto profondo sul comportamento e sulle emozioni dell’uomo. Già nel 400 a.C., Ippocrate documentava disturbi depressivi legati ai modelli stagionali, mentre nel II secolo a.C. i medici greco-romani cercavano di alleviare la depressione esponendo i pazienti alla luce solare. Questo fenomeno, oggi noto come Disturbo Affettivo Stagionale (SAD), tende a emergere con l’avvicinarsi dell’autunno. Man mano che le giornate si accorciano e la luce solare diminuisce, molte persone iniziano a sperimentare stanchezza, sonnolenza e, soprattutto, un calo dell’umore.
Continua a leggere