Endocrinologia e nutrizione

La ghiandola tiroide è l’organo di controllo più importante del metabolismo corporeo. La buona produzione degli ormoni tiroidei (T4 e T3) permette un corretto apporto energetico ad ogni organo ed apparato. Gli ormoni tiroidei hanno le seguenti funzioni: regolano lo sviluppo cerebrale del feto e del lattante, sono necessari per lo sviluppo dello scheletro fetale, sono indispensabili per il normale accrescimento corporeo del bambino e per la maturazione dei vari apparati (soprattutto quello scheletrico), regolano l’attività metabolica dell’adulto influenzando la funzione di ogni organo e tessuto, in particolare, hanno azione termogenetica, regolano il metabolismo glucidico, intervengono nella lipolisi e nella lipogenesi, regolano la sintesi proteica.  Infine hanno effetti sul sistema cardiovascolare. Ne parliamo con il Prof. Francesco Lippi, Direttore del Centro Malattie della Tiroide e Docente della Scuola di Endocrinologia di Pisa.

La funzionalità tiroidea non è molto influenzata dall’attività fisica, ma risente moltissimo dello stato nutrizionale. In particolare durante il digiuno si riduce la sensibilità dei tessuti verso gli ormoni tiroidei, una sorta di meccanismo di difesa per abbassare il metabolismo ed evitare lo spreco di energie preziose per la sopravvivenza stessa dell’organismo. L’alimento essenziale per la formazione degli ormoni tiroide è lo iodio. 

L’apporto di iodio nella dieta è generalmente basso, infatti ancora oggi l’Italia è un paese a basso apporto iodico. Lo iodio è contenuto soprattutto nel pesce, mentre la sua presenza nelle verdure è dipendente dal terreno di coltivazione. In ogni caso, per fornire all’organismo un adeguato apporto di questo microelemento, è sufficiente utilizzare il sale iodato come sale da cucina. 

Tuttavia un eccesso di iodio può causare alterazioni della funzione tiroidea e quindi alterare il metabolismo corporeo sia verso una forma di ipertiroidismo (causando un incremento del catabolismo proteico con perdita della massa muscolare e non della massa grassa) o verso un quadro di ipotiroidismo con rallentamento del metabolismo ed aumento della massa liquida (con il deposito di sostanze dette mucopolisaccaridi) ma non della massa grassa.

Per ottenere un aumento fisiologico del metabolismo corporeo è necessario l’aumento della attività fisica e una adeguata dieta comprensiva di ogni componente, quindi dai carboidrati a basso contenuto glucidico, alle proteine fino ai grassi (meglio se olio extravergine di oliva crudo). A questa alimentazione completa possiamo integrare alcune spezie come lo zenzero, la curcuma, il peperoncino, il cumino, etc, che anch’esse determinano un aumento del metabolismo corporeo. A tutto questo deve essere aggiunto un adeguato apporto di vitaminaD3 nella sua forma attiva (vista la carenza di assorbimento presente nella maggioranza della popolazione mediterranea) che, fra le altre ottime proprietà, ha quella di regolare la deposizione del grasso corporeo riducendo i livelli di leptina e influenzando la riduzione dell’indice di massa corporea. 

 

trevaini50Silvia Trevaini

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