Epigenetica ed igiene naturale

L’epigenetica (dal greco επί, epì = “sopra” e γεννετικός, gennetikòs = “relativo all’eredità familiare”). È stata definita da Arthur Riggs e colleghi come:

“Lo studio dei cambiamenti mitotici e meiotici ereditabili che non possono essere spiegati tramite modifiche della sequenza di DNA”.

In termini semplici, l’epigenetica è un ramo della biologia molecolare che mette in discussione le affermazioni di Darwin e rivoluziona il modo di pensare alla genetica. Letteralmente significa “controllo sui geni” e cambia così la nostra comprensione di come la vita sia governata. Le influenze ambientali, includendo la nutrizione, lo stress e le emozioni, quindi tutti i pilastri su cui si fonda l’Igiene Naturale, possono modificare l’espressione genetica senza cambiarne il piano architettonico di base. I nostri geni non dettano il nostro destino. Quindi essa è lo studio dei meccanismi biologici che accendono e spengono i geni. Ma cosa significa? Per capire meglio, andiamo alle basi della genetica, ne parliamo insieme a Giuseppe Tedeschi, laureato in Scienze della Salute, e professionista di igiene naturale…. Continua a leggere

Vivere senza odori, un privilegio dei malati!

Vivere senza odori è un privilegio dei malati!

Stimolato fino all’esasperazione ad occuparmi del problema di chi non sente gli odori, ho cercato un inquadramento logico ed universale del problema; così inizia a raccontarci il  Dott. Roberto Barocci del Centro Medico Visconti di Modrone, specialista in otorinolaringoiatria.

La lunga serie di malattie e di danneggiamenti anatomici del naso e degli annessi, fino ad arrivare al cervello, fa parte della cura ormai generale. E l’elenco, ancorché lungo, quasi sicuramente non è completo. Peraltro si passa dal banale raffreddore al tumore del primo nervo cranico o del lobo anteriore dell’encefalo.

Naturalmente non difetta il consistente volume relativo ai traumi, sia quelli occasionali che quelli chirurgici. Continua a leggere

Influenzati dall’acqua che beviamo

L’acqua è sicuramente la risorsa presente in maggiore quantità sul nostro pianeta ed in tutte le forme di vita, di conseguenza la sua qualità e la sua integrità sono caratteristiche essenziali per la sopravvivenza. Sono stati numerosi i ricercatori che non si sono accontentati di vedere l’acqua come H2O e che, in anni di studi coraggiosi e controcorrente, hanno contribuito a rivoluzionare non solo la visione chimico-fisica dell’acqua, ma ne hanno dato un’interpretazione molto profonda, capace di modificare il pensiero e la cultura dominanti.

Moltissime ricerche e studi sull’acqua sono state effettuate dal Dr. Masaru Emoto che purtroppo è scomparso il 17 Ottobre 2014. Il Dr. Masaru Emoto, scienziato e ricercatore giapponese, ha messo a punto una tecnica per esaminare al microscopio e fotografare i cristalli che si formano durante la fase di congelamento di diversi tipi d’acqua, come l’acqua di rubinetto, l’acqua proveniente da diverse sorgenti, laghi, paludi, ghiacciai di varie parti del mondo. Ebbe inoltre la brillante idea di esporre queste diverse tipologie di acqua alle vibrazioni della musica, di parole sia in forma scritta che pronunciate verbalmente ed infine anche dei pensieri. Egli ha quindi potuto constatare che i cristalli dell’acqua trattati mutano la loro struttura, se sottoposti a queste varie fonti. Questo accade perché è stato scientificamente provato che l’acqua ha delle memorie che vengono modificate da tutto ciò che è energia e vibra
È evidente che l’acqua potabile che beviamo si carica di informazioni elettromagnetiche durante il tragitto che percorre dall’acquedotto sino alla tua abitazione. Passando attraverso vecchie tubature fatte di piombo (o altri materiali) e scorrendo vicino alle fogne si carica di informazioni deleterie per la nostra salute che vengono memorizzate dai suoi cristalli, trasferendole alle nostre cellule che sono prevalentemente composte di acqua. Non dimenticare inoltre le bottiglie di acqua minerale che compri al supermercato, contenute in bottiglie fatte di plastica derivate da petrolati e spesso detenute in squallidi magazzini o peggio lasciate all’aperto ed esposte al sole. Come ben saprai la plastica delle bottiglie (PET) se esposta al sole può rilasciare delle sostanze tossiche per il corpo e non dimenticare che questi ambienti (magazzini e supermercati) trasmettono le loro energie all’acqua stessa contenuta nelle bottiglie.
Per memoria dell’acqua si intende la capacità dell’acqua stessa nella sua forma liquida, di conservare una “impronta” di tutto ciò con cui è venuta in contatto. Oggi il nostro esperto di alimentazione fruttariana Giorgio Bogoni ci spiegherà quanto siamo influenzati dall’acqua che beviamo. Continua a leggere