Il potere dei rituali

Diciamo la verità: la maggior parte di noi trova molto difficile migliorare alcuni aspetti del proprio stile di vita, che si tratti di nutrirsi correttamente, fare esercizio fisico, abbandonare qualche abitudine dannosa o dare avvio ad un progetto che ci sta a cuore.

La sola forza di volontà non ci permette di cambiare il nostro comportamento, poiché essa richiede attenzione cosciente. Supponiamo, ad esempio, che tu voglia iniziare a fare esercizio fisico o ad introdurre una quantità maggiore di frutta e verdura cruda nella tua dieta. Se fai affidamento unicamente sulla tua forza di volontà, è probabile che tu riesca a mantenere i tuoi propositi solo per un breve periodo di tempo. Pensaci: devi ricordare a te stesso di lavarti i denti, prima di andare a dormire? Hai bisogno di attaccare un promemoria allo specchio del bagno per essere sicuro di lavarti i denti ogni sera? È probabile che la risposta sia no, e che tu lo faccia automaticamente. Perché? Perché lavarti i denti prima di andare a dormire è diventata un’abitudine sub-conscia. È diventato un “rituale”.

Perciò, se hai difficoltà con l’alimentazione e continui a fare tira e molla tra crudismo puro e abbuffate di cibo cotto, o non trovi la motivazione per fare attività fisica… è molto probabile che tu non abbia dei rituali chiari per affrontare questi problemi. Vediamo come creare un rituale insieme al nostro esperto di alimentazione fruttariana Giorgio Bogoni.

Potremmo definire “rituale” l’aver interiorizzato un’abitudine al punto da aver resa involontaria la sua esecuzione periodica.

Si dice che la mente conscia gestisca solo il 3% delle nostre azioni, mentre il controllo del restante 97% avviene inconsciamente. Fintanto quindi che non abbiamo passato all’inconscio il controllo di qualcosa, trasformandolo appunto in un rituale, la nostra forza di volontà avrà un potere di azione decisamente limitato. Questo è inevitabile, perché semplice conseguenza della struttura funzionale del cervello umano.

Com’è allora possibile trasformare qualcosa in un “rituale”, un’abitudine consolidata? Come procedere operativamente per riuscire a essere costanti con gli impegni presi con se stessi? Dobbiamo lavorare parallelamente sulla mente conscia e su quella inconscia.

Innanzitutto, il fatto che che il conscio gestisca solo il 3% delle nostre azioni non è un buon motivo per sottovalutare l’importanza della volontà perché, in fase iniziale, è la nostra unica risorsa: ogni decisione viene presa proprio perché si “decide di prenderla” e quindi la determinazione al cambiamento è fondamentale. Inizialmente è molto utile aiutarsi con piccoli promemoria scritti, perché la prima difficoltà che si incontrerà sarà ricordarsi gli impegni presi. È un po’ come appiccicare un post-it allo specchio del bagno con scritto “Non dimenticare di lavarti i denti!”.

Il passaggio successivo è interiorizzare la nuova abitudine al punto da renderla un automatismo inconscio e questo è un po’ più complesso. Trovo sia utile procedere come quando si vogliono cambiare i propri pensieri: anziché cercare di controllare questi ultimi, è preferibile lavorare al cambiamento del Sistema di Credenze che li genera. Analogamente, se vuoi acquisire l’abitudine di mangiare più frutta e verdura, dovrai fare in modo di “diventare una persona che crede all’importanza di mangiare in quel modo”: quando sarai cambiati nel profondo, i tuoi atteggiamenti rifletteranno con semplicità e naturalezza il tuo “nuovo me”.

Ma com’è possibile diventare la nuova persona che hai scelto di diventare? Come incarnare quella che inizialmente è solo un’immagine mentale, un modello che vuoi adottare?

Per lasciare spazio a nuove abitudini bisogna innanzitutto liberarsi delle vecchie. Vuoi davvero fare più attività fisica? Circondati di nuove amicizie che già la fanno, frequenta persone che si comportano come tu hai scelto di comportarti e contemporaneamente rinuncia al consueto aperitivo settimanale con chi non ti rispecchia più… perché è proprio all’ora del footing serale con i tuoi nuovi amici sportivi! Non ti rendi conto di quanto l’energia altrui ti trattenga negli schemi e negli atteggiamenti che vuoi eliminare.

Se vuoi poi riscrivere in maniera più mirata le Credenze depositate nel tuo inconscio, al fine che queste si riflettano – ad esempio – in comportamenti più salutistici, puoi provare anche le Psicologie Energetiche. La più diffusa è sicuramente l’EFT, una strana procedura che invita a picchiettare con le dita sui punti utilizzati dall’agopuntura, pronunciando ad alta voce le nuove idee che vuoi scrivere nel tuo inconscio. Su Internet trovi gratuitamente parecchio materiale.

Cambiare è davvero possibile, basta solo volerlo fare e utilizzare gli strumenti appropriati.

 

trevaini50Silvia Trevaini

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